La tutela dell’ambiente in un convegno al Circolo della Stampa

Cultura dell'informazione e sensibilità ecologica per disporsi in modo costruttivo ad affrontare l'emergenza ambientale: guardiamo alle nostre coscienze.

26733564_10215935186562196_7330692017921684646_nAvellino – Tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile al centro delle riflessioni di stasera al Circolo della Stampa. Un convegno organizzato dal Centro per l’UNESCO di Avellino insieme all’UCSI, Unione Cattolica della Stampa Italiana, e al movimento ecologico europeo “Fare Ambiente”; lo scopo è quello di comunicare e informare, avviando, dalle parole dell’Avv. Vincenzo Sbrecia di “Fare Ambiente”, una riflessione a più voci ispirata all’enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco, che ha richiamato il mondo a una più attenta sensibilità ecologica.

Numerosi gli interventi registrati: presenti, infatti, il Preside Don Gerardo Capaldo dell’UCSI; la Dott.ssa Claudia Campobasso, Dirigente del Genio Civile di Avellino e Ariano Irpino; l’Ing. Pietro Caterini, Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore De Sanctis e D’Agostino di Avellino; l’Avv. Walter Perillo, Responsabile del Dipartimento Affari Legali di “Fare Ambiente”; l’Ing. Vincenzo Caprioli, già Consigliere del Consiglio superiore dei lavori pubblici; il Prof. Pellegrino Caruso, docente di Latino e Greco al Convitto nazionale Pietro Colletta; il Prof. Giuseppe Gesa, Dirigente scolastico; il Dott. Masimiliano Carullo, Sindaco di Mercogliano, e il Prof. Elio Iannuzzi, Docente Univeritario di Economia aziendale.

La tutela ambientale è una questione che ha a che fare con lo sviluppo culturale delle società: è questo, in sostanza, il punto su cui tutti i relatori sono convenuti, sottolineando come all’assenza di sensibilità corrisponda un infantilismo diffuso, responsabile dell’incuria, dell’abbandono, della disattenzione verso un’emergenza che potrebbe condannare l’umanità all’autodistruzione. Studi e ricerche hanno dimostrato che i nostri DNA sono continuamente attaccati da raggi ultravioletti, radicali liberi e altre sostanze fortemente cancerogene, atomiche e molecolari. Cancro e infertilità sono solo due delle conseguenze estreme di un inquinamento che avvelena l’esistenza, ma che è purtroppo ancora sottovalutato e non adeguatamente combattuto per cui, in attesa che la comunità internazionale si attivi, siamo condannati a respirare aria tossica di nanoparticelle diffuse ovunque, in quantità insostenibile, da auto, centrali, inceneritori.

Che fare dunque?

E’ necessaria innanzitutto un’attività culturale di informazione, che prevenga potenziali comportamenti lesivi per la salute dell’ambiente; che sia un impegno costante, attento e costruttivo di tutte le figure istituzionali in sinergia; che nasca dalla famiglia, si approfondisca a scuola e si consolidi col supporto di Chiesa e politica governativa. 

Il 24 Maggio 2015 Papa Francesco rivolse una enciclica a tutti i potenti della terra; riferendosi alla Terra parlò di “Casa comune”, uno spazio di convivenza affidato, ma non dato all’uomo, che egli ha il dovere di rispettare e consegnare ai prossimi sano come lo ha ricevuto. Favorire l’utilizzo di energie alternative è la strategia su cui gli Stati puntano per migliorare le condizioni di vivibilità, ma se qualcosa è stata fatta, molto deve essere ancora fatto e l’auspicio è che la lettera pastorale del Papa sia un monito e uno sprono. La Chiesa, certo, sollecita; ma, è stato sottolineato, è auspicabile che la futura classe parlamentare si impegni sul piano delle emergenze vere dei nostri tempi, piuttosto che soffermarsi su questioni che con la salute della gente hanno ben poco a che fare, perché se il prezzo del progresso continua a crescere, tanto vale regredire di qualche passo.

E se è vero che i nostri destini sono nelle mani dei grandi e a loro ci dobbiamo affidare, è vero pure che ogni individuo può singolarmente concorrere al miglioramento della qualità della vita, per consegnare alle future generazioni un patrimonio sano come i nostri padri ce lo hanno lasciato.

 

di Eleonora Fattorello

 

Source: www.irpinia24.it