Avellino – Debutta la formazione politica “Democratici e Liberali”

La presentazione del libro di Gargani è l’occasione per l’ufficializzazione della “quarta gamba” del centrodestra

26613433_10213617299419671_2024028038_oAvellino - La presentazione del libro di Giuseppe Gargani “Democrazia debole. Repubblica giudiziaria?” ha fatto da cornice al debutto del nuovo gruppo politico di centro destra, giornalisticamente definito “quarta gamba”. È lo stesso Gargani, protagonista della serata, a chiarire “Ma quale quarta gamba, aspiriamo ad essere la prima, aspiriamo a distinguerci dagli estremismi, attraverso un intervento serio e programmato: è questo il ruolo del Centro”.  Il dibattito politico, conclusosi poco fa presso l’Hotel de la Ville, ha visto interventi illustri, moderati dal direttore del “Quotidiano del sud” Gianni Festa. Il primo intervento è di Carmine De Angelis, sindaco di Chiusano, che presenta il libro di Gargani, analizzando quelli che a suo avviso sono le tre cause fondamentali della crisi della democrazia: il personalismo della politica, il declino delle istituzioni e la supplenza della magistratura. De Angelis sostiene la necessità di guardare al passato, alle grandi tradizioni politiche che hanno visto protagonista assoluta la Democrazia Cristiana. “Le grandi tradizioni politiche sono le fondamenta per il presente” – afferma il sindaco – “selezioniamo le nostre rappresentanze, ma facciamolo con meritocrazia, una meritocrazia che nel nostro paese non c’è mai stata”. 
 
 
Festa passa poi la parola al Consigliere Regionale Carmine Mocerino, ex Udc, uscito dal partito dopo la famosa “notte di Marano”, notte che vide il dietrofront di De Mita, che decise di appoggiare De Luca e non più Caldoro alle regionali. Mocerino precisa “La nostra missione è recuperare il moderatismo, affinché ci sia un’azione politica che punti al bene comune. Il nostro scopo – continua – è ricostruire un Centro della politica, in nome dell’unità che ha sempre caratterizzato noi democristiani.”  Un altro nostalgico della vecchia DC è Guglielmo Scarlato, che offre alla platea un’analisi dettagliata e critica delle “bizzarrie” a cui stiamo assistendo negli ultimi anni.  “Sono sempre stato convinto che in tutte le crisi della repubblica italiana il partito che ha espresso maggiore responsabilità sia stata la Democrazia Cristiana: si pensi al dopoguerra, al terrorismo, alla vicenda ‘Mani pulite’ e – conclude – ritengo che nelle viscere del paese esiste ancora una quota alta di responsabilità che deriva proprio dalla tradizione democristiana”.
 
Prima di passare la parola all’autore del libro, è la volta di Ortensio Zecchino, storico e politico italiano. In vista delle elezioni politiche del 2001, in contrasto con la scelta del PPI di federarsi ne La Margherita, rassegnò le dimissioni da Ministro e lasciò il PPI, fondando con Andreotti e D’Antoni una nuova formazione politica, Democrazia Europea. “Ringrazio Gargani per l’invito, invito che ho accettato per l’amicizia che ormai ci lega e per ringraziarlo per la sua passione politica” esordisce Zecchino. “Dopo il tentativo di Democrazia Europa, non faccio più politica attiva, ma sono pur sempre un elettore pensante.”  Zecchino affronta, così, i temi della crisi della democrazia, della crisi dei partiti, della crisi del parlamento e dell’ipertrofia del potere giudiziario. Come gli altri, anche lui ricorda con nostalgia gli anni della DC e spera in un ritorno all’unità e in un abbandono dei particolarismi. È proprio il figlio di Zecchino, Ettore, uno dei possibili candidati del nuovo gruppo, così come annuncia Gargani, che per il momento si tira fuori dalla contesa elettorale: “Ettore è un ottimo candidato. Bisogna creare una nuova generazione del gruppo dirigente. Io sono pronto a garantire che il centro sia unito.  Abbiamo un gruppo di primo livello da sperimentare in queste elezioni”.
 
Gargani parla del nuovo gruppo politico, Democratici e Liberali, presentandolo come un centro che, sulla scia di questa pessima legge elettorale, “cercherà di recuperare la cultura della coalizione”. “Abbiamo aggregato tutte le posizioni democristiane e laiche – continua lo scrittore – quello che è stato l’Udc, con i laici di Parisi, con Costa, con il gruppo che faceva capo ad Alfano e credo sia un buon inizio per una campagna elettorale che deve aiutare a formare un nuovo soggetto politico”. 
Source: www.irpinia24.it