La ruspa in azione

Atripalda-  Erano incominciati un mese fa i lavori di riqualificazione urbanistica e ambientale dell’alveo del fiume Sabato con il posizionamento della “baracca-cantiere” lungo via Gramsci. Poi si erano interrotti perché bisognava trovare un altro punto di accesso per i mezzi e quindi per riposizionare definitivamente il cantiere (che ora si trova in una zona vicina alla Villa comunale, precisamente a ridosso dell’area giochi per i bimbi dello stesso spazio verde).

 Ma il 4 dicembre un escavatore nel fiume ha tolto ogni dubbio: gli interventi sono ufficialmente partiti e sembrano procedere nella rimozione delle porzioni di cemento e vegetazione non coerenti e di relativamente facile frantumazione al fine della riqualificazione stessa.Il progetto, che interesserà un tratto lungo circa 800metri, è finanziato dalla Provincia, la quale ha sottoscritto il contratto con l’Ati “Capaldo Costruzioni- Zeura” di Casapenna (Caserta), ditta che si è aggiudicata l’appalto per il costo di 4 milioni 538mila 695, 53 euro.

Diversi gli interventi previsti nel progetto: “La riqualificazione ambientale e urbanistica dell’alveo cementificato che he contempla la modellazione longitudinale del fondo alveo attraverso la realizzazione di tre livellette a pendenza fissata nel tratto- così come si legge sul sito della Provincia- compreso tra il ponte di imbocca di via Gramsci e la confluenza con il torrente Salzola.  Programmati, inoltre, la modellazione trasversale del fondo alveo approfondendolo con la creazione di una “savanella” centrale dell’altezza massima di un metro e larghezza di 11 metri in un tratto a monte e 15 metri lungo il restante secondo tratto; l’allargamento delle sezioni idriche mediante la riduzione dello scatolare presente sul lato sinistro del canale fino al ponte di via Fiume e delle sezioni idrauliche lungo l’ansa a monte della confluenza con il torrente Salzola”.

Si tratta di una serie di lavori molto importanti che cambieranno non solo “l’estetica” del fiume Sabato (nel tratto interessato), essi, infatti consentiranno la rinaturalizzazione dell’area idrica  in questione (con bonifiche e il posizionamento di scogli artificiali) e contrasteranno le esondazioni in caso di precipitazioni abbondanti, limitando danni ad ambiente, cose e persone.

G.B.

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