Eudem verso una conferenza stampa su acqua e Alto Calore. Rusolo: “La comunità deve essere informata”

Il presidente di Eudem ha riferito che insieme al suo gruppo ha acquisito i documenti pubblici e i bilanci dell'ente

avellino-eudem-820x312Avellino – Il 9 e 10 Dicembre a Bruxelles la comunità di Eudem sarà a Bruxelles per la scuola di politica “Direzione Europa” insieme a Gianni Pittella e Piero Fassino. Ha aderito anche Eudem Avellino, la cui presidente Maria Rusolo ha chiarito alcune delle questioni fondamentali per l’Europa ma anche per la realtà campana e avellinese in particolare. 

L’attività politica di Eudem continua non si ferma, a differenza di quella del Pd, che almeno nella nostra comunità è in fase di stallo. Il tentativo resta quello di mettere di nuovo in campo i grandi temi e di confrontarsi con realtà che possano fungere da modelli. Dopo la scuola politica è previsto qualche nuovo appuntamento in città?

“Con Eudem partiamo per Bruxelles l’8 Dicembre e avremo una serie di incontri per discutere del ruolo dell’Europa, soprattutto dopo Brexit, e cercare di capire dove stiamo andando e come il PD può incidere profondamente nella politica europea. La politica comunitaria è un’occasione per mettere in discussione anche la politica nazionale e ricordare a noi stessi quali sono i nostri valori. L’Italia ha perso di vista gli obiettivi da perseguire, nonostante le opportunità messe a disposizione dall’Europa, perché il vecchio vizio della corruttela ha fatto sì che quegli investimenti, che ci sono stati, non abbiano avuto gli effetti che una buona e corretta gestione avrebbe garantito. Bisogna rendersi conto che le emergenze non sono più solo nazionali e che il nostro Paese deve ambire ad avere un ruolo significativo e contribuire affinché l’Europa esca da queste politiche di austerity. Tornati ad Avellino il 14 Dicembre alle 17:30 terremo una conferenza stampa su un altro tema che ci è molto a cuore, ossia l’acqua”. 

Quella dell’acqua può definirsi un’emergenza alla luce di quanto la nostra provincia sta vivendo da mesi. Sicuramente l’acqua rientra tra le grandi questioni ambientali, ma non esclude le responsabilità politiche nella gestione dei servizi ad essa legati, cosa ne pensa a riguardo?

“Ci siamo occupati di acqua e di fiumi questa estate con un esposto presentato in Procura. C’è una cattiva abitudine nella nostra terra che riguarda anche la comunicazione dei problemi, il dialogo col territorio completamente assente. Per noi la linea guida resta quanto costruito nell’ambito di Luoghi Ideali. Viviamo un’emergenza nella terra dell’acqua, è a dir poco sconvolgente. Ovviamente la falla è nel sistema di gestione dell’Alto Calore, ma non decorrendo da oggi. Abbiamo acquisito documenti e abbiamo studiato quali sono le mancanze in termini di gestione finanziaria e politica di quell’ente. I risultati dell’indagine li consegneremo all’opinione pubblica il 14 Dicembre al Circolo della stampa di Avellino, spiegando cosa abbiamo scoperto leggendo i bilanci e la documentazione pubblica che fa riferimento all’arco 2013-2017. Mi delude che il nostro partito continui a tenere una benda sui propri occhi e cerchi di sviare il problema scaricando sulle risorse idriche e sui rapporti con la Puglia, questioni secondarie alla cattiva guida di Alto Calore. L’ente è in una crisi economica-patrimoniale molto seria e probabilmente la questione avrà anche, ma lo deciderà la Procura della Repubblica, dei risvolti penali. Politicamente noi riteniamo che ci siano delle gravi responsabilità, che non sono state affrontate correttamente né dal consiglio di amministrazione né dagli stessi sindaci che sono i proprietari assoluti dell’Alto Calore Servizi e i quali, spesso, per convenienza politica fanno spallucce e continuano a fomentare un sistema di scambio reciproco di favori”. 

I lavoratori dell’Alto Calore fra ritardi e attese, fra accuse e propaganda nei mesi sono stati alla mercé del dibattito pubblico, contribuendo a quel clima di deficit comunicativo e di sviamento che menzionava prima…

“Dalla lettura dei numeri emergono realtà. E’ inutile accusare i lavoratori di lassismo, di inefficienza o di essere raccomandati. Sicuramente c’è un sistema all’interno dell’Alto Calore ma non si può individuare in esso la fonte di tutti i problemi. I lavoratori sono l’elemento più debole della catena, ci sono dei ritardi nel pagamento delle retribuzioni. Credo che a giorni il cda abbia disposto per i prossimi giorni il pagamento di qualche arretrato, dopo che i dipendenti hanno lavorato un’intera estate senza riconoscimento il giusto emolumento per il lavoro straordinario e forse c’è qualche altra questione che spetterebbe ai sindacati sollevare”. 

La questione irpina sostanzialmente si può riassumere, in termini di cattiva gestione, nel sistema delle nomine politiche, che hanno contribuito in parte alle emigrazioni dal partito democratico. Il presidente del Senato Pietro Grasso, che già era uscito dal Pd, si è detto disponibile a guidare una sinistra alternativa. Qualcosa a sinistra, al di là delle opinioni, si muove. Cosa sta accadendo invece nel suo partito? Come si regolerà il suo gruppo laddove ai prossimi appuntamenti elettorali si calino nuovamente nomi dall’alto?

“Il mio partito è chiaramente arenato nella nomina degli sceriffi di Nottingham come accompagnatori del divino Ermini e non si sta occupando delle questioni vere, dando un’idea di connivenza e collusione. Se non si fa attività politica e ci si astiene dai giudizi si perde il filo con la comunità e ci si rende responsabili. Il PD negli anni ha nominato incompetenti, gente che non ha mai gestito nulla, di cui non si conosce il curriculum professionale e che campa di nomine da 30 anni. Da questo modo di intendere la politica c’è chi è scappato altrove e chi come noi cerca di continuare a lottare dall’interno, credendo ancora che il Pd possa esprimere altro. Se non dovessimo vedere in futuro dei risvolti concreti è evidente che faremo delle scelte”. 

 

Source: www.irpinia24.it