Il “Mancini” finisce su Rai 1, la preside scrive ai ragazzi: “Ricostruiamo un clima di armonia”

Mentre una soluzione definitiva sembra ancora essere lontana, il caso del liceo avellinese finisce sul tg nazionale

received_10213068258214055Avellino – Il buio delle ore pomeridiane, quelle che per gli studenti del “Mancini” segnano la fine delle lezioni, li costringe ad illuminare la strada di casa con le torce. Sono queste le immagini con cui ieri sera si è aperto il servizio sul caso del liceo avellinese andato in onda sul Rai 1. I ragazzi, costretti a cominciare le lezioni alle 13.30, “quando gli altri tornano a casa a mangiare” - dice la giornalista, esprimono il loro disagio anche così.

Ai microfoni del tg nazionale è Roberta Rossani del comitato dei genitori a spiegare le difficoltà che gli alunni non residenti in città devono affrontare per riuscire ad essere presenti alle lezioni di pomeriggio. Una questione che è stata già sollevata più volte da ragazzi e genitori contrari alla soluzione dei turni.

Intervistata, la dirigente del “Mancini”, la prof.ssa Agnes ha detto: “per noi è stato uno shock trovarci, da un giorno all’altro, con i sigilli alla scuola”. Ed ha aggiunto: “significa che la scuola farà un terzo di quello che faceva prima”.

Intanto, nella giornata di ieri, sul sito dell’istituto è apparsa una lettera che la preside ha rivolto ai suoi studenti, rinnovando l’appello non solo a seguire le lezioni, ma a farlo rispettando le regole e rispettando l’accoglienza loro riservata dalle altre scuole cittadine. Chiede agli alunni e ai genitori di avere pazienza e di accettare la provvisorietà di una situazione che lei stessa definisce difficile. L’appello finale è quello di ritrovare insieme l’armonia, quella che nella vecchia scuola si costruiva attraverso chiacchierate davanti al distributore di caffè.

Queste le sue parole: Cari studenti, c’è un tempo per piangere, un tempo per protestare, un tempo per rimboccarsi le maniche e andare avanti. Al momento, anche senza rinunciare ad offrire il vostro contributo per la soluzione migliore del nostro problema, è tempo di operare all’interno degli spazi che vi sono stati assegnati, accettandoli anche se in una prospettiva di provvisorietà.

Sono profondamente amareggiata per le difficoltà che state vivendo ma posso dirvi che, con un carico di responsabilità di gran lunga maggiore, sono anche le stesse che vivono docenti, dirigente e personale Ata. Ancor di più sono desolata per non avere risposte a breve termine per i problemi che voi e i vostri genitori mi avete sottoposto ma sapete anche che continuano i confronti con i nostri interlocutori, istituzionali e non.agnes

Ma veniamo allo scopo di questa mia Nota. Le Scuole che ci ospitano ci hanno accolto con disponibilità e cortesia, i loro Dirigenti si sono messi a disposizione per consentirci di riprendere le lezioni; ora il minimo che possiamo fare è comportarci correttamente, con attenzione maggiore di quella normalmente usata nella nostra Scuola, rispettando con cura le loro suppellettili e i loro ambienti, perché la mattina successiva serviranno per altri studenti. Dovete rispettare l’orario di ingresso per accedere ai locali ed entrare senza accalcarvi, seguendo le indicazioni dei responsabili di plesso e dei collaboratori scolastici. In definitiva dovete rispettare scrupolosamente il vostro Regolamento, il Patto di corresponsabilità, nonché il Regolamento della Scuola che vi ospita, dando prova di educazione e di maturità.

Lo scopo di questa Nota non è quello di ricordarvi che per eventuali trasgressori saranno inevitabili le conseguenze ma quello di ricostituire il clima delle nostre conversazioni in presidenza o davanti al distributore di caffè, condividendo con voi che rispettare le regole, oltre che segno di civiltà, è un fattore che crea comunità, armonia e benessere per tutti.

Ricordatevi anche quante volte abbiamo sottolineato in varie occasioni il concetto di cittadinanza attiva: non basta più rispettare individualmente le regole ma occorre farsi promotori del loro rispetto presso la comunità. Del resto tutti voi avete anche la responsabilità di rendere decorosi e accoglienti gli spazi utilizzati. Con l’augurio che le nostre speranze si realizzino vi abbraccio tutti”.

 

Source: www.irpinia24.it