‘Combine’ Catanzaro-Avellino: deferite società e dirigenti

Nel club biancoverde deferiti il presidente Walter Taccone e il ds Enzo De Vito per responsabilità diretta ed oggettiva

Taccone-DeVitoAvellino  - Esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria espletata, la Procura Federale ha deferito l’Us Avellino a titolo di responsabilità diretta e oggettiva per il caso Catanzaro per il presunto coinvolgimento dei dirigenti Walter Taccone e Vincenzo De Vito nella combine della gara del 5 maggio 2013.

Per il Catanzaro, invece, sono stati deferiti Giuseppe Cosentino, Francesca Muscatelli, Armando Ortoli, Andrea Russotto e Marco Pecora. Il deferimento è stato notificato al legale della squadra irpina, Eduardo Chiacchio, al quale spetta ora difendere l’Avellino in un processo sportivo. Avellino e Catanzaro finiranno davanti al Tribunale Federale Nazionale tra gennaio e febbraio, dovendo il collegio di primo grado emettere la sentenza entro novanta giorni dall’atto di deferimento. La responsabilità diretta prevede la retrocessione ma secondo l’avvocato Eduardo Chiacchio non ci sarebbero elementi tali da far temere uno scenario simile.

 

Di seguito il comunicato ufficiale della Figc.

Esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria espletata, il Procuratore Federale ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Walter Taccone, all’epoca dei fatti Presidente dell’U.S. Avellino 1912, Vincenzo De Vito, all’epoca dei fatti Direttore Sportivo dell’U.S. Avellino 1912, Giuseppe Cosentino, all’epoca dei fatti Presidente del Catanzaro Calcio 2011, Armando Ortoli, all’epoca dei fatti Direttore Sportivo del Catanzaro Calcio 2011 e Andrea Russotto “per avere tutti, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il conseguente risultato finale della gara Catanzaro-Avellino, disputata in data 05/05/2013 e valevole per la penultima giornata del Campionato di Lega Pro Girone ‘B’ della stagione sportiva 2012/13”. Deferiti anche Francesca Muscatelli, all’epoca dei fatti soggetto ex art. 1 bis, co. 5, del C.G.S. e Marco Pecora, all’epoca dei fatti Amministratore Delegato del Catanzaro Calcio 2011 s.r.l. “per aver violato il dovere di informare senza indugio la Procura Federale di essere venuti a conoscenza della ‘combine’ riguardante la gara Catanzaro-Avellino del 05/05/2013”. Per i comportamenti posti in essere dai propri dirigenti, le società U.S. Avellino 1912 e Catanzaro Calcio 2011 sono state deferite a titolo di responsabilità diretta e oggettiva.

Il Procuratore Federale ha inoltre deferito Giuseppe Cosentino e Marco Pecora, all’epoca dei fatti, rispettivamente, Presidente e Amministratore Delegato della società Catanzaro Calcio 2011 “per aver concertato di proporre e concordare con Francesco Cozza, allenatore della prima squadra del Catanzaro Calcio 2011 per la stagione sportiva 2012/13, la risoluzione consensuale del contratto che lo legava alla Società fino al 2015, mediante la dazione ‘in nero’, allo stesso, di una cospicua somma di denaro in contanti (corrisposta nella misura di € 119.00,00), a titolo di buonuscita per il Cozza e il suo staff”. Il Catanzaro Calcio 2011 è stato deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva per le condotte ascrivibili ai suoi dirigenti. E’ stato infine deferito alla Commissione Disciplinare presso il Settore Tecnico Francesco Cozza, all’epoca dei fatti allenatore della prima squadra della società Catanzaro Calcio 2011 “per aver accettato di risolvere consensualmente il contratto che lo legava alla società fino al 2015, ricevendo il pagamento ‘in nero’ di una cospicua somma di denaro in contanti (pari a € 119.000,00) a titolo di buonuscita per sé e il suo staff”.

 

Source: www.irpinia24.it