“Il Cimarosa suona bene”: cinque secoli di musica al Conservatorio di Avellino
Da Bach e Shumann al jazz dei ruggenti anni 20 e al rock 'n' roll di Elvis: diciotto appuntamenti musicali nell'inverno avellinese
Avellino – “Il Cimarosa suona bene” e lo fa anche d’inverno. Parte domani la seconda edizione della rassegna che accompagnerà il pubblico avellinese da Novembre a Gennaio con diciotto concerti che ripercorreranno oltre cinque secoli di musica. Da Gesualdo a Bach, da Listz a Shumann, passando per il jazz del primo Novecento ai canti della tradizione natalizia. E ancora: un omaggio alla musica indimenticabile di Elvis nel quarantennale della sua morte, sperimentazioni elettroniche, tango, gospel e le più belle colonne sonore del Cinema internazionale.
Sarà “Contaminazioni jazz”, un progetto giunto alla sesta edizione, ad inaugurare domani alle 20.30 il cartellone di eventi, che quest’anno vedrà protagonista Maria Pia De Vito, nome importante nel panorama jazz nazionale e nuova docente del “Cimarosa”. “Un appuntamento fisso per l’istituto ed importante anche per i nostri allievi – spiega il direttore del Conservatorio Carmelo Columbro – perché i jazzisti ospiti suoneranno con i ragazzi, che avranno la possibilità di partecipare ad un master che terranno in quei giorni”. In occasione della presentazione della rassegna, il neo direttore Columbro si è detto felice di riprendere in mano le redini del Conservatorio della città: “è un istituto al quale sono molto legato perché è stato il primo in cui ho insegnato”.
Varietà è la parola chiave della kermesse, come spiega il presidente Luca Cipriano: “Abbiamo puntato alla diversificazione perché abbiamo constatato che è la chiave per coinvolgere più cittadini curiosi. Sono tante le associazioni che chiedono la presenza ai concerti che organizziamo: ne siamo contenti e speriamo che si possa continuare in questa direzione”. “Questo approccio che abbiamo messo in campo negli ultimi anni – continua Cipriano – di apertura alla città è un approccio che il nuovo direttore ha da subito sposato”.
Spazio anche alle trasferte: il 19 Dicembre la “Cimarosa Young Sinfonietta” si sposta al Duomo dove si esibirà nel Gran Concerto di Natale. E sempre in occasione del Natale, ma soprattutto in occasione della maratona Telethon, arrivano al Conservatorio le Voci Bianche del Teatro San Carlo di Napoli che, insieme al coro dei “I Cimarosini” allieteranno la serata del solstizio d’inverno con una selezione di brani che spazierà dall’opera lirica alla musica jazz, dagli evergreen americani ai canti della tradizione natalizia.
Tutti i concerti della rassegna “Il Cimarosa suona bene” saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e si terranno presso l’auditorium “Vincenzo Vitale” di piazza Castello.
E durante la presentazione non poteva mancare un accenno al tanto chiacchierato Teatro di Avellino: “L’esternalizzazione del Carlo Gesualdo, secondo me, significa aver alzato bandiera bianca. Auguro al teatro di riaprire presto, ma noi non faremo marcia indietro sulla nostra programmazione”. Avellino è una città sofferente sotto questo punto vista: manca di vivacità e questo è sicuramente uno stimolo per noi a fare sempre di più. Sarà perché il Teatro è ormai fermo da tempo, sarà perché quello che offriamo noi piace, sta di fatto che i nostri progetti sono apprezzati sempre di più dal pubblico. Certo, il fattore gratuità ci ha premiati, ma è anche il modo migliore per avvicinare alla musica in tutte le sue declinazioni. Speriamo che la città sarà sempre più riempita dalla presenza musicale e culturale del Cimarosa”.