Falsi diplomi comprati – La Cisl sospende la persona coinvolta: “Ora è tutto nelle mani della Procura”

Aperta un'indagine sulla questione portata alla luce da Striscia la Notizia per verificare se ci sono altri coinvolgimenti, Melchionna precisa che nessuno era a conoscenza del fatto

IMG_7921Avellino – Torna nel vivo la vicenda dell’acquisizione di titoli utili per l’inserimento nelle graduatorie ATA a seguito del servizio di Striscia la Notizia dello scorso 27 Ottobre. Questa volta a fare chiarezza è la Cisl e la Cisl scuola che in una conferenza rendono nota la loro posizione in merito all’accaduto.

Mario Melchionna, Segretario Generale CISL Irpinia Sannio delucida sull’accaduto e sui provvedimenti presi: “Eravamo ignari di ciò che stava accadendo e appena dopo il servizio abbiamo preso atto e immediatamente attuato provvedimenti. La persona in questione è stata subito sospesa a scopo cautelare e il giorno successivo abbiamo presentato denuncia alla Procura di Avellino perché venisse accertata la veridicità dell’accaduto. Non abbiamo fatto nulla per tentare di insabbiare e la nostra professionalità non era mai stata messa in discussione”

La CISL precisa inoltre che la persona in questione, prestava la sua attività all’interno dell’organizzazione come attività di assistenza al personale ATA, non ricoprendo nessun ruolo sindacale ma prestando collaborazione con la Cisl da diversi anni.

Salvatore Bonavita Segretario Generale  della Cisl Scuola Territoriale, presente nel video di Striscia la Notizia ha aggiunto: “Si è visto anche nel servizio che non ero a conoscenza di ciò che la persona in questione stava facendo nei nostri uffici. Tutto ciò ci ha aperto gli occhi e ci ha permesso immediatamente di prendere provvedimento. Ora abbiamo fiducia nella magistratura che saprà sicuramente risolvere la situazione. Colgo l’ occasione per ringraziare le centinaia di persone che in questo momento ci hanno dato solidarietà. Abbiamo avviato anche un’indagine interna per verificare se ci siano altri coinvolgimenti. Ci riteniamo parte lesa, perché la vicenda lede la nostra immagine in ogni caso”

Il titolo di studio che il collaboratore tentava di vendere nel servizio era un titolo  di accesso (diploma di qualifica triennale o di maturità) che viene valutato in base al voto conseguito.

In merito si è espresso Elio Barbarisi ex segretario Cisl Scuola: “Non abbiamo difficoltà  a fare il nome di questa persona che ha gettato scredito su chi rappresenta l’organizzazione e sugli altri collaboratori. Il fatto è grave è deplorevole; voglio precisare che i titoli di studio fornivano punteggio alle graduatorie per domande che nella maggior parte dei casi non avevano speranze nei nostri territori, ma ciò non sminuisce l’accaduto perché un titolo falso è un reato. Il punteggio nella graduatoria del titolo veniva valutato  in base al conseguimento del voto. I ruoli politici sono la segreteria e la persona in questione non è mai stata in segreteria. Lui era un ATA di ruolo in pensione, dipendente di una scuola locale”.

A prendere parte alla conferenza è poi lo stesso Luca Abete che intervista gli interessati nuovamente sulla vicenda. Emerge inoltre dalla sua indagine che il titolo di studio che la persona in questione tentava di vendere era attestato da una scuola di formazione privata della provincia di Caserta.

Melchionna dichiara di non aver nessun rapporto con la scuola in questione ringrazia Abete per l’indagine ribadendo che se Perillo agiva da solo o con altre persone spetterà all’indagine della Procura scoprirlo: “Abbiamo convocato un esecutivo con il gruppo dirigente per accertarci se si sta agendo in maniera corretta. Tutto ciò che è stato fatto è stato concordato con l’organizzazione nazionale. La questione è nata ad Avellino ma è un fatto sul quale l’ intero mondo sindacale è focalizzato per accertarsi che sia tutto in regola”.

La domanda che a questo punto viene posta è: la graduatoria di supplenza verrà invalidata a seguito dell’accaduto? A tal proposito Bonavita replica: “Verranno tolte dalla graduatoria solo le persone che hanno attestato il falso. Nell’ ipotesi che la magistratura accerterà che il fatto sussiste allora probabilmente sarà la pubblica istruzione a prendere provvedimenti”.

di Carmen Vottariello 

 

 

Source: www.irpinia24.it