Consiglio comunale – Pdz e Bilancio all’ordine del giorno

Dopo la prima convocazione disertata dalla maggioranza, oggi la seduta è valida e la minoranza punta i piedi

btyAvellino – Dopo la prima convocazione andata a vuoto e sospesa come previsto per mancanza del numero legale, nonostante la minoranza abbia proceduto con le interrogazioni e posto la questione di “bigliettopoli” per quel che concerne il Teatro Gesualdo, si riunisce oggi il consiglio comunale per discutere all’ordine del giorno il rinnovo della convenzione del PdZ e il bilancio.

All’appello 17 presenti, la seduta è valida. 

Prima degli odg si è proceduto con le comunicazioni, rispetto alle quali è stata polemica tra il Presidente del Consiglio Comunale, Livio Petitto, e il consigliere Giancarlo Giordano, che ha richiesto la lettura dell’art. 38 del regolamento. La questione era la possibilità da parte dei consiglieri di discutere le comunicazioni. 

Dopo un confronto piuttosto acceso, il consigliere del gruppo “Si può” ha preso parola e ha aperto il suo intervento rivolgendosi al consigliere Poppa e al suo gruppo. “Mediterraneo sociale è stato il mio ultimo datore di lavoro, lo dico ai colleghi che hanno diffuso falsità a mezzo stampa, dando la misura del loro valore” – e poi al Sindaco – “Inoltre vorrei che il Sindaco smentisse pubblicamente quanto affermato in un’intervista, adducendo la responsabilità delle date prescelte per il consiglio agli impegni di talune figure istituzionali. Altre volte non mi pare si sia riferito ai medici che fanno studio e sono assenti eppure in quel caso avrebbe detto cosa vera”.

Foti ha immediatamente risposto chiarendo di riferirsi ai capigruppo. “Era ovvio che mi riferissi ai capigruppo, dal momento che per stabilire le date del consiglio si tiene conto delle esigenze di tutti loro”.

Ha richiesto poi parola il consigliere Dino Preziosi, che rispetto alla voce del bilancio ha asserito: “Le date stabilite per il consuntivo erano altre, come possiamo verificare ora se qualcosa è cambiato? E se invece non è cambiato nulla perché ritirare il bilancio?”. Subito dopo ha mostrato una raccomandata con ricevuta di ritorno pervenuta al suo domicilio, ma che riguarda gli atti finanziari del comune di Avellino. “E’ una sentenza del 2016 in cui si dice che nel corso dei cinque esercizi finanziari tra il 2008 ed il 2012 l’Amministrazione ha omesso di riconoscere i debiti fuori bilanci e non ha rispettato le direttive creditorie, presentando bilanci palesemente infedeli”. 

Il documento viene messo agli atti.

Finite le comunicazioni si va agli ordini del giorno. Si parte dal Piano di Zona, con la lettura da parte dell’Assessore alle politiche sociali, Teresa Mele, della convenzione sui servizi e sugli interventi dell’ambito A04.

Al termine interviene il consigliere Giordano che puntualizza sulla possibilità di emendare, questione rispetto alla quale la Mele ha risposto: “Il documento è stato approvato nel Coordinamento Istituzionale e poi inviato alla Regione. In caso di un emendamento il ciclo si ripete”.

Subito dopo la consigliera Francesca Di Iorio “Sul Pdz manca sempre la quadra, per anni abbiamo assistito a nomine speciali e revoche, a tensioni tra i sindaci, risolte apparentemente solo quando conveniva. Adesso riparliamo di una convenzione con altrettanta confusione perché non è chiaro quali saranno i costi”.

Poi ancora la consigliera Nadia Arace, che ha posto l’accento sugli svantaggi della nuova convenzione rispetto alla vecchia. “La vecchia convenzione tutelava il Comune di Avellino, perché il voto era determinante se perveniva il 50%+1 della popolazione. La nuova convenzione abbassa la percentuale di validità al 40%. I nostri cittadini rischiano di non essere rappresentati. Non vorrei si finisse come con il Teatro, compiendo forzature”.

Il consigliere Preziosi, piuttosto nervosamente, ha chiesto delucidazioni: “Il Comune di Avellino ha perso tempo fino al cambio di norma che ha cancellato, mettendo così Avellino a livello di altri comuni più piccoli, nonostante noi corrispondiamo per il 55%, ovvero più di un milione di euro. Chiedo al Vicesindaco Iaverone se nel previsionale sono presenti gli importi per il pagamento dei 7 € pro capite e all’Assessore perché la convenzione arriva solo ora, impedendo al Comune di Avellino di esercitare la sua funzione di Capofila”.

Sulla stessa linea il consigliere Giordano che ha paragonato il valore del voto di Avellino a quello del comune di Chianche e perciò mettendo in evidenza la mancanza di democrazia della convenzione. “Abbiamo letteralmente regalato il Piano di Zona agli altri comuni, adottando un criterio che nessuno adotterebbe mai, infatti assegniamo le decisioni al 40% dei presenti, sebbene paghiamo per il 57%”. Mi sembra che questo Pdz sia più utile al Pd in vista del congresso che ai cittadini”.

La seduta viene poi sospesa per una discussione tra i capigruppo prima degli emendamenti dell’opposizione.

A consiglio ripreso si comincia con le proposte di emendamento da parte della minoranza sostanzialmente incentrate sulla scadenza della convenzione, sulla nomina di Avellino come comune capofila e sull’introduzione di un voto ponderato, ma al voto tutti gli emendamenti vengono respinti. Malumore tra la minoranza che ribadisce di sentirsi ostaggio di una maggioranza che non esternerebbe mai i propri pensieri e le motivazioni che conducono a determinate scelte. 

Si va al voto sulla convenzione, che passa con 19 voti a favore e si rimanda al giorno successivo la discussione sul bilancio.

Source: www.irpinia24.it