Articolo Uno, Epifani in città: “Basta politica di annunci, si riprenda a investire”

Todisco ha invitato l'ex segretario del Pd ad Avellino per discutere di acqua, aree vaste e trasporti come temi principali di una proposta di interventi

btyAvellino – Il consigliere regionale, Francesco Todisco, ha invitato l’onorevole Guglielmo Epifani per discutere di tre temi cari all’Italia quanto alla provincia irpina: acqua, progetti di investimento pubblico e trasporti. Articolo Uno in provincia, dunque, intende iniziare a muoversi in maniera propositiva, partendo da proposte in regione come ha spiegato lo stesso Todisco.

Gli ultimi dati ci dicono di perdite nelle reti idriche e questa consapevolezza accompagnata alla siccità rende la mancata questione politica davvero immorale –  ha spiegato il consigliere – In Irpinia abbiamo una situazione tra le più gravi, con una media ddel il 60% circa delle perdite. Questo dimostra che manca completamente una visione strategica adeguata e un progetto per il futuro. Si stimola, invece, la parte peggiore di una comunità e si pensa che si possa fronteggiare l’emergenza rivendicando il possesso delle rete e non accorgendoci che così ragionando si persegue la strada dell’egoismo, una sorta di un leghismo in salsa minore.

La politica deve avere la capacità di strutturare proposte. Noi abbiamo immaginato di trasferire le nostre idee in una mozione in consiglio regionale. Una grande opera di manutenzione, per esempio, significherebbe dare una risposta in termini di manodopera e di occupazione, senza demagogia alcuna. Insieme a questo, chiaramente, bisognerebbe occuparsi anche del sistema fognario e depurativo per restituire la maggior quantità d’acqua, nonché prevedere dei piccoli sbarramenti che contengano l’acqua piovana e consentano alle falde di acquisirla.  Se una società pubblica non governa bene non significa che deve esser per forza sostituita dal privato.

Le aree vaste, in secondo luogo, hanno una debolezza di fondo, perché ci si assembla numericamente ma poi manca un’unità di intenti. L’Alta Irpinia non può sprecare altre occasioni, ma deve affrontare il grande tema dello spopolamento. I fondi della sperimentazione del progetto pilota potrebbero essere indirizzati anche come sostegno al reddito di giovani che vogliono fare impresa sul proprio territorio. Ultima ma non ultima la questione dell’ex Irisbus, che è lo specchio di una realtà non solo provinciale ma italiana, rispetto al tema dei trasporti e delle tecnologie. Ci sono ancora mezzi inquinanti che andrebbero, invece, rinnovati e messi in regola. Del Rosso non ha mai presentato davvero un piano industriale, noi abbiam bisogno che il governo riaffermi la strategicità di questo comparto”.

A seguire l’onorevole Epifani, che ha ribadito la necessità di riprendere gli investimenti, soprattutto in ambito di messa in sicurezza di case e scuole. “Non abbiam bisogno di annunci e parole d’ordine su cui poi non costruire nulla. Servono obiettivi precisi - asserisce- Renzi, mi piace ricordarlo, disse che avrebbe messo in sicurezza tutte le scuole d’Italia e poi? Quanti interventi ci sono stati? E’ la distanza tra ciò che dici di voler fare e ciò che fai a fare la differenza. 
Deve essere nostra priorità mettere in sicurezza il territorio e possiamo iniziare solo se ci saranno nuovi investimenti. Non si possono affrontare temi così  pensando che si tratti di temi fra i temi, ma bisogna rendersi conto che si tratta di questioni fondamentali ed evitare ogni volta che siano situazioni emergenziali a determinare gli interventi”

“La realtà avellinese –  ha proseguito Epifani – per tanti decenni ha avuto una spinta di investimenti molto significativa anche grazie alle leve pubbliche post terremoto, ma da un poco si sta vivendo un situazione di difficoltà per via della crisi ma anche della mancanze di infrastrutture.  Solo se si ha chiaro che ciò che frena l’economia italiana è sostanzialmente un calo enorme degli investimenti pubblici, si può tornare a ragionare in termini di crescita. La spesa pubblica corrente è aumentata, ma quella per gli investimenti è crollata. Le esportazioni all’estero da sole non sono non bastano a riportarci nell’Europa che conta.  Se continueremo su questa linea cresceremo, ma resteremo sempre ultimi o penultimi in Europa”.

“Da tempo immemore si parla di parco autobus, – ha concluso l’onorevole –  eppure non ci siamo mossi di un centimetro e quando arriveranno gli autobus elettrici cosa faremo? Li compreremo all’estero? Riusciremo a ottenere un rinnovato interesse del pubblico a creare tecnologie e occupazione? Se la risposta è negativa, dovremmo rassegnarci all’idea che ci saranno sempre problemi di spopolamento e di crescita a macchie di leopardo. Bisogna, invece, dare ai giovani la possibilità di scegliere, questa è la nostra sfida più grande e importante”. 

di F.C.

Source: www.irpinia24.it