Avellino – Accoglienza, cultura e condivisione nel congresso Arci “Culture resilienti”
Questa mattina, 8 luglio, L'Arci Avellino va a congresso ed elegge la nuova base dirigente
Avellino - Nella cornice della Chiesa del Carmine di Avellino si è svolto questa mattina il congresso di Arci Avellino “Culture resilienti”. Titolo scelto non a caso, ma che vuole sottolineare l’impegno che Arci intende portare avanti nel territorio irpino.
Focus su democrazia, benessere, partecipazione e cultura. L’attaccamento al territorio e la voglia di valorizzarne i punti di forza: queste le caratteristiche che accomunano l’attività dei nove circoli della provincia irpina che fanno riferimento al comitato territoriale. Circoli che, riuniti, hanno danno vita ad un documento in cui mettono nero su bianco intenzioni e azioni che, da oggi in poi, intendono portare avanti nella provincia.
L’Arci Avellino, in prevalenza composta da giovani impegnati nell’associazionismo civico, punta per il prossimo futuro alla creazione di spazi sociali che possano diventare fruibili per l’intera cittadinanza. E quindi, spazio a condivisione e confronto per soluzioni concrete e non più strutture in disfacimento.
L’associazione, il cui acronimo sta per Associazione Ricreativo Culturale Italiana, che sul territorio nazionale opera dalla fine degli anni Cinquanta, nella provincia irpina intende anche concentrarsi sugli aspetti problematici della disoccupazione e dell’immigrazione.
Intervenuti al congresso Francesca Coleti, Presidente Arci Campania, Francesca Chiavacci, Presidente nazionale Arci, Bruno Gambardella, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Avellino, oltre che i rappresentanti dei nove circoli che già operano sul territorio.
Coleti, Presidente Arci Campania dà inizio ai lavori, portando anche i saluti di Marcello di Nunno, Presidente Arci Avellino: “È un momento importante – afferma – per l’Arci. Importante perché è il momento di ricostruire relazioni sociali, di valorizzare il nostro territorio. Il documento che è venuto fuori dal confronto dei nove circoli ne è la dimostrazione”.
Presente anche l’onorevole Valentina Paris: “Grazie a chi si impegna in questo lavoro di revitalizzazione. Arci è stata in grado di rianimare una parte della nostra città nel post terremoto, il centro storico, anima del nostro territorio. Credo che di Arci ci sia davvero bisogno perché c’è bisogno di una comunità che sia attiva e vitale”.
Si passa poi ai saluti dei rappresentanti dei diversi circoli irpini, in particolare di Enterprise, Libera e Arci Rifuoglio, tutti concordi nel sottolineare, ancora una volta, come il confronto e la condivisione siano elementi chiave per la riuscita delle azioni che intendono promuovere sul territorio. Dalle loro parole traspare il forte attaccamento alla propria terra, il desiderio di rimanere, la voglia di fare qualcosa per non essere costretti a scappare, l’impegno sociale a tutto tondo.
Anche Bruno Gambardella sottolinea l’importanza di un’associazione come Arci in irpinia e nel capoluogo: “Le nostre comunità – dice – rischiano di diventare anonime. Queste occasioni di confronto diventano, quindi, essenziali. Sono molto contento di essere qui oggi e mi metto a disposizione dell’Arci come amministratore per far sì che questo lavoro per Avellino continui nel tempo”.