Sant’Angelo dei Lombardi – Il T.E.A.C. dell’Istituto “De Sanctis” visto dagli studenti del 5° linguistico

“E’ importante valorizzare l’Irpinia per spronarci ad avere il coraggio di rischiare qualcosa per la nostra terra”

foto 5“Partendo dal presupposto che non avevamo le basi per questo tirocinio, essendo del Linguistico, i tutor aziendali ci hanno avvicinato al meglio a questa realtà per noi nuova. Ci hanno spiegato come cosa significa fare marketing e valorizzare il territorio. L’alternanza scuola –lavoro può dare una mano in questo senso. Bisogna difatti puntare su noi giovani che siamo i primi a scegliere di andarcene al Nord Italia o all’estero. E ignoriamo le fonti redditizie presenti in Irpinia che non vengono sfruttate a pieno”, così Andrea di Conza della quinta A del Liceo Linguistico dell’Istituto “De Sanctis” racconta l’esperienza formativa alla S.A.C. s.r.l. di Avellino.

Ora siamo entrati nel vivo del progetto, – spiega Di Conza – stiamo cercando di organizzare dei veri e propri pacchetti per portare i turisti a visitare delle nostre piccole realtà molto sottovalutate, ma che sono delle vere e proprie miniere d’oro. Per esempio abbiamo diversi percorsi trekking, turistici e religiosi. Però noi che siamo del posto tendiamo a sottovalutare queste risorse o addirittura non le conosciamo”. Sull’alternanza scuola – lavoro promossa dal progetto T.E.A.C dell’Istituto “De Sanctis” che punta alla valorizzazione dell’Irpinia, lo studente della quinta A afferma: “E’ un cantiere, migliorerà dal punto di vista dell’organizzazione con il passare degli anni. Quello che ho scelto per il mio futuro si discosta molto dall’attività che stiamo svolgendo. Per questo è importante iniziare l’alternanza dal terzo dove ancora non siamo formati e possiamo capire cosa vogliamo fare”.

Come afferma anche Giusy Di Paolo l’alternanza è stata introdotta da poco, ma dall’Istituto erano stati già avviati in questa direzione con stage all’estero che hanno influito sulle loro scelte: “Siamo stati a Bruxelles e abbiamo lavorato in varie catene alberghiere. Se questo progetto sarebbe arrivato in terza magari avrei deciso di restare e investire nel mio futuro qui in Irpinia. In ogni caso credo che il T.E.A.C. sia utile per far conoscere alle nuove generazioni realtà locali sconosciute”.

La quinta A è stata accompagnata dai tutor scolastici a visitare alcune cantine della provincia: “Abbiamo conosciuto – racconta Di Paolo – persone adulte, quasi anziane, che hanno avuto rischiato il tutto per tutto. Noi giovani al giorno di oggi non abbiamo questo coraggio, soprattutto perché non conosciamo i beni che ci circondano. Purtroppo il problema che da diversi anni sussiste in Irpinia è la politica. Noi siamo abbandonati a quelle che sono le piccole realtà del nostro territorio. Le risorse dell’Irpinia devono essere valorizzate al punto giusto anche per spronarci a rischiare qualcosa per la nostra terra”.

 

 

 

Source: www.irpinia24.it