Fisciano – L’ultimo messaggio di Gianluca, il giovane suicida all’Università

Gli inquirenti avrebbero posto l’attenzione su alcuni telefonini cellulari e profili Facebook di persone che subito dopo la tragedia hanno fotografato il corpo senza vita del ragazzo diffondendo le immagini in rete e commentando l’insensato atto dello studente

17098128_1213611735413244_2501387729321899040_oFisciano – E’ ancora tanto il turbamento per il suicidio avvenuto martedì all’Università degli Studi di Salerno a Fisciano. Gianluca Cavalieri, 19enne di Campagna, si è tolto la vita, lanciandosi nel vuoto dal terzo piano della Bibilioteca dell’Ateneo. Continuano le indagini dei Carabinieri per chiarire quanto è accaduto e comprendere i motivi dell’insano gesto. Il giovane negli ultimi giorni aveva sostenuto il suo primo esame di Ingegneria Informatica. Gianluca soffriva di dislessia, secondo la pista degli inquirenti potrebbe essere questo il motivo che l’ha spinto al suicidio. Un problema che aveva fin da quando era un bambino, che all’Istituto Industriale di Eboli, dove aveva frequentato le superiori, era riuscito a gestire con l’aiuto degli insegnanti e dei compagni di scuola.

Forse all’Università quella difficoltà era diventata più faticosa da superare e il disagio potrebbe essergli parso ingestibile. Nello stesso giorno della sua morte il giovane aveva avuto un incontro con un medico della ASL di Nocera. E’ emerso poi un ulteriore dettaglio: sembra che poco prima che si togliesse la vita, il 19enne era uscito da un gruppo Whatsapp che aveva con alcuni suoi amici, a cui aveva scritto: “Lascio il gruppo, ma non vi abbandono. Ora non vi posso spiegare il motivo“. Il messaggio letto oggi potrebbe indicare il malessere provato dal ragazzo. L’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore stabilirà se dietro il suicidio di Gianluca ci sia un gruppo di istigatori anche alla luce di frasi e foto pubblicate su Facebook.

Gli inquirenti avrebbero posto l’attenzione su alcuni telefonini cellulari e profili Facebook di persone che subito dopo la tragedia hanno fotografato il corpo senza vita del ragazzo diffondendo le immagini in rete e commentando l’insensato atto dello studente. La Polizia Postale, specializzata in questo genere di indagini, cerca di capire se sullo smartphone della vittima possa esserci qualche indizio, come sugli apparecchi cellulari degli amici che erano con lui al momento della tragedia.

Source: www.irpinia24.it