Batticuore al Partenio – L’Avellino conquista la salvezza all’ultimo respiro

Ardemagni e Castaldo rispondono a Insigne. I Lupi consolidano la categoria dopo una stagione all'insegna della sofferenza

Gigi-Castaldo-attaccante-AvellinoAvellino – Sofferenza, paura, lacrime, sudore, cuore e attributi. La gara di stasera ha regalato tutto ciò. L’Avellino dopo un inizio stagionale penoso , la ripresa con l’arrivo di Novellino, e la seconda discesa, riesce a conquistare la salvezza all’ultima giornata di campionato grazie alle reti di Ardemagni e Castaldo, i quali hanno risposto al gol dell’ex-Insigne. Una gara sofferta che ha regalato emozioni e anche, diciamolo, un enorme patema d’animo a tutti. E’ stata dura per il Lupo che malgrado le intemperie ha dimostrato di essere tale azzannando l’avversario tra le mura amiche pur essendo stato ferito. Una vittoria che vale molto più di tre punti, molto più di una gioia effimera … bensì la gioia di una città intera e di un uomo straordinario che ci ha lasciato poco tempo fa, e che da lassù ha ricevuto il regalo più bello dalla squadra che ha tanto amato. E’ soprattutto la vittoria ndi PAOLO PAGLIUCA.

IN CAMPO.  Le pesanti assenze di Jidaji e Bidaoui costringono Walter Novellino ad assemblare un undici titolare atipico con Lasik e Perrotta terzini, Moretti in regia al fianco di Paghera e davanti lo stesso tandem visto a Salerno Castaldo-Ardemagni. Un 4-4-2, che si specchia con il modulo dei rivali, i quali amministrati dall’attenta regia di Bandinelli possono rendersi pericolosi in contropiede, data la velocità delle punte Pinato e l’ex di turno Roberto Insigne.

GOL DELL’EX.  Ritmi confusi e manovre ingolfate nella prima frazione con un Avellino che, visto il momento delicato, gioca di rabbia ma senza fosforo. Moretti e Paghera a centrocampo coprono poco e male, e il Latina riesce a trovare varchi senza grandi problemi pur rimanendo inconcludente. Al 17’ Castaldo, servito da un cross di Laverone impegna Grandi alla parata da copertina e neanche D’Angelo cancella questo gesto, perché da un metro non concretizza il tap in timbrando la traversa. Passano pochi minuti e Radunovic risponde al collega con un intervento da manuale su Pinato. Tutto nasce da una palla persa da Moretti sul pressing di Bandinelli che serve il numero 14 ciociaro, il quale a botta sicura non trova la gioia perché il gigante serbo fa muro.

I pericoli però non sono passati per il Lupo, perché gli ospiti prendono coraggio e regalano spettacolo mentre gli irpini, troppo sottotono, non riescono a scrollarsi di dosso la paura. Paura che diventa più concreta quando un eccezionale tacco di Pinato (33’) serve l’ex Insigne che con un tiro a giro alla Del Piero pietrifica Radunovic e l’intero stadio Partenio. Unico gesto di clemenza, le mani alzate in segno di rispetto per la sua ex-squadra.

ALTALENA D’EMOZIONI. Nella ripresa Novellino mischia le carte: fuori Perrotta e Moretti, dentro Verde a Camara. Completa trazione anteriore con quattro attaccanti, e i risultati si vedono dopo pochi minuti con Castaldo, il quale su assist di Verde colpisce la sfera di testa, Grandi para ma non trattiene, e il bomber di Giugliano insacca sul tap in. Purtroppo per i Lupi, il signor Saia di Palermo ferma il gioco per carica al portiere.

L’assetto sbilanciato dell’Avellino non esula da forti rischi, infatti, al 62’ Pinato chiama in causa nuovamente Radunovic che vola su un bolide dalla distanza e con i pugni tiene ancora in vita la squadra di casa. Dopo dieci minuti di sofferenza però (71’), la banda Novellino sale in cattedra con il più anonimo degli attaccanti: Ardemagni. Servito da un traversone di Verde, si inserisce alla perfezione, e di testa anticipa tutti battendo Grandi e ristabilendo la parità al Partenio.

L’1-1 gasa alla grande l’Avellino che si spinge all’attacco con tutte le sue forze asfissiando un Latina che non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. Dieci minuti resiste il muro ciociaro, perché Castaldo (82’) sfrutta una palla respinta da Garcia Tena su una conclusione di Ardemagni e con una staffilata spacca la porta facendo esplodere lo stadio in un impeto di gioia. Risultato ribaltato!

HABEMUS SALVEZZA.  Il gol di Castaldo rilascia ogni paura e i minuti sul cronometro passano con un Avellino in pieno controllo di gara. Lo stadio canta a squarciagola vinto dalla gioia per un obiettivo conquistato con le unghie e con i denti combattendo fino all’ultimo respiro. Come nella stagione di serie A 1979/80 il gol di Venturini regalò la salvezza all’Avellino, così questa sera Castaldo, forse alla sua ultima stagione in maglia bianco verde, ha consolidato la categoria con il suo destro fulminante. In un certo senso Novellino è stato come Vinicio … O Lione!

di Michael Mambri

 

 

 

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