Il Direttore Generale: "I due pesi e due misure a cui l'assessore fa riferimento sono solo nella sua testa, sono l’ossessione di chi crede di essere molto più ingombrante di quello che realmente è"
Avellino – “Ho provato e provo sdegno per le dichiarazioni rese alla stampa da Arturo Iannaccone, dichiara Maria Morgante, Direttore Generale Asl Avellino, in riferimento al provvedimento di revoca dell’incarico che ricopre presso la Asl di Avellino. Sdegno per i toni usati, sdegno per il contenuto delle sue gravissime affermazioni che ledono non solo la mia reputazione, ma soprattutto quella dell’Azienda che io sono stata chiamata a dirigere e presso la quale lui ha prestato servizio. La posizione di Iannaccone è strumentale ed infondata e, soprattutto, tradisce una mentalità che non mi appartiene che è quella di un utilizzo privatistico degli uffici pubblici. Devo, perciò, categoricamente respingere al mittente queste accuse perché fanno riferimento a metodi che non mi appartengono”.
“Le parole di Iannaccone mi offendono, continua Morgante, perciò, dal punto di vista professionale e dal punto di vista personale. Ed è per questo che mi vedo costretta a tutelare la mia persona e quella della Asl di Avellino in tutte le sedi possibili. Entrando, poi, nel merito della vicenda che Iannaccone goffamente ha provato a ricostruire, devo dire che l’Ufficio Procedimenti Disciplinari ha lavorato seguendo la normativa vigente, in piena autonomia e con assoluto scrupolo. Non c’è stata, come ovvio, alcuna ingerenza o pressione da parte di alcuno. I due pesi e due misure a cui Iannaccone fa riferimento sono solo nella sua testa, sono l’ossessione di chi crede di essere molto più ingombrante di quello che realmente è”.
“Iannaccone, conclude il Direttore Generale Asl Avellino, è un dipendente dell’Asl esattamente come tutti gli altri. Ed è stato considerato in maniera paritaria agli altri, così come il suo caso è stato affrontato con gli stessi parametri oggettivi utilizzati per gli altri. Punto. Questa vicenda è allo stesso tempo grave e misera. Per quanto riguarda il suo incarico presso l’Asl Iannaccone ha a disposizione tutti gli strumenti per opporsi ad un provvedimento che reputa ingiusto. Ma non gli è consentito di gettare fango su di me e sull’Azienda. Non posso consentirglielo e non glielo consentirò oltre”.