Rusolo (Pd): “Basta commissariamento attraverso il direttorio, riportiamo la politica nel partito”

La tesserata del Pd, Maria Rusolo, ha ribadito che secondo lei Avellino non è pronta al civismo e che si sono urgenze politiche che non posso essere più rimandate

rusoloAvellino – Il 30 Aprile è alle porte e con esso le primarie del PD. Un appuntamento che non sembra molto coinvolgere i cittadini, che, invece, chiedono risposte per un Avellino abbandonata a se stessa.

La tesserata del Pd, Maria Rusolo, ha risposto ad alcune domande proprio in merito a queste annose questioni.

Si avvinano le primarie. Da tesserata cosa percepisce di questa fase?

Le primarie sono un momento di democrazia, specialmente per la cultura del nostro partito, e quindi sono sempre un fatto positivo. Ad oggi provo un po’ di imbarazzo per come è stata costruita la lista venuta fuori. Nulla da eccepire sui nomi, ma ritengo che ci sarebbe stata la necessità di ascoltare il popolo degli iscritti e che sarebbe occorso un ricambio generazionale.

Non crede che il Pd sia un po’ distante dalla istanze dei cittadini in questo momento?

Sicuramente c’è uno scollamento tra Pd e città e non credo che dopo le primarie ci saranno miglioramenti. Onestamente se leggo le dichiarazioni del Sindaco Foti resto perplessa. Forse lui ha pagato lo scotto di non essere passato per le primarie, ma ci vorrebbe comunque un poco di coerenza. Dall’altra parte mi sembra altrettanto ipocrita che i rappresentanti del Parlamento parlino ora di quanto accade nella nostra città, forse perché ci sono importanti scadenze elettorali in vista. Questa città è a pezzi, bisogna dirlo e bisogna muoversi in tal senso, come avevamo fatto con Luoghi Ideali e il caso dell’Ex Isochimica. E’ inutile parlare di massimi sistemi e dichiarare di voler restituire al prossimo sindaco una città in buone condizioni, se poi si intraprendono sempre altre strade.

Ovviamente se fallisce il Sindaco, fallisce l’intera amministrazione e soprattutto la sua maggioranza…

Non si può non notare che i consiglieri comunali sono lì a fare gli spettatori muti attori di una tragicommedia, mentre le decisioni come sempre vengono prese altrove. Tutto ciò a cui abbiamo assistito  e a cui stiamo ancora assistendo, ci restituisce l’immagine di un’amministrazionesenza contenuti. Non mi risulta che qualcuno di loro sulla vicenda del Teatro, per esempio, abbia chiesto spiegazioni o abbia proposto un’alternativa per il futuro.

Come arriverà il Pd provinciale al congresso?

Il congresso è sempre stata una fase in cui gli iscritti si confrontavano e uscivano tra le gente e tale dovrebbe tornare. Il partito dal mio punto di vista è una massa magmatica, ha bisogno di muoversi, quindi sbaglia chiunque lo tratti e lo usi come un tesserificio. Ora c’è bisogno che ci mandino un vero commissario o che si trovi una soluzione per gestire la fase congressuale perché non si può tollerare più questo commissariamento attraverso il direttorio. Assegnare competenze per logiche spartitorie è offensivo nei confronti degli iscritti e delle persone che dovrebbero credere in questo partito.

Luca Cipriano ha fondato una nuova associazione “Ossigeno”, per immaginare un futuro diverso per la nostra città, discutendone con i cittadini avellinesi. Che ne pensa? Crede che sia la premessa per una futura candidatura come Primo Cittadino?

C’è sempre da essere contenti quando nasce una realtà associativa, quindi faccio il mio in bocca al lupo a Luca Cipriano e ad “Ossigeno”. Da sempre sostengo che le associazioni, di qualunque tipo esse siano, fanno politica, ma non sono uno strumento attraverso cui si fanno campagne elettorale, altrimenti si tradirebbe la mission per cui esse vengono costituite. Anche io faccio parte di diverse associazioni e non mi è mai venuto in mente di spendere quella partecipazione e quell’impegno per tentare la scalata politica. Credo che Luca Cipriano sia sulla stessa linea e che non ci sia nulla di finalizzato a consumare spazi o vendette. Penso però che Avellino non sia pronta al civismo e che la politica vada riportata nei partiti.

Lei pensa che alle prossime amministrative, qualora la compagine che lei sosterrà venga esclusa dai giochi, si potrebbe delineare la possibilità di una candidatura al di fuori del Pd?

Continuo a fare le mie battaglie nel Pd, per cambiarlo e renderlo il grande partito che può e che altre volte si è già dimostrato essere. Certamente non escludo che qualcuno di noi possa decidere di affrontare una campagna elettorale, qualora alle prossime amministrative verranno prese decisioni sulla scia del passato, deleterie per il partito e per la città.

Pensa che sia da temere di più la destra che va ricostruendosi o il M5S?

Il populismo è molto vicino a ciò che accade nel mondo della destra, basti pensare agli esempi americano e francese, ma in Italia abbiamo un’anomalia che è il M5S. Temo più loro che la destra ad Avellino. E anche se il Pd dovesse uscirne vinto, potrà fare comunque la sua parte, perché come diceva Berlinguer si può governare anche all’opposizione, e forse si comincerebbe a preoccuparsi seriamente di ricostruire il tessuto della nostra comunità. Tuttavia auspico che non si arriva a questo e che prima di quella scadenza saremmo capaci di ricostruire il nostro partito.

Source: www.irpinia24.it