Sequestro farmaci ad Avellino – Le precisazioni dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

"Il sospetto riferito da alcuni organi di informazione locali che si possano produrre bollini non a norma è del tutto destituito di fondamento"

immagine01Roma – In riferimento a quanto riportato in data odierna da alcuni siti internet campani sul sequestro di farmaci in un deposito di Avellino per presunta difettosità dei bollini, l’Istituto Poligrafico  premesso di non conoscere se si tratti di farmaci prodotti illegalmente o meno e di avere per questo avviato contatti con l’autorità giudiziaria competente  precisa quanto segue:

Il bollino farmaceutico è prodotto in conformità ai requisiti tecnici previsti dal DM 30 maggio 2014; tutti i parametri ivi prescritti sono verificati sia in corso di produzione sia a valle, attraverso approfonditi controlli qualità. Il bollino è stato inoltre più volte certificato da Enti terzi come rispondente al DM di riferimento“.

La numerazione seriale del bollino – spiega - è riportata all’interno dello stesso per quattro volte; al riguardo la tracciabilità prevista dal decreto è garantita attraverso la combinazione del numero seriale e del codice del farmaco (codice AIC)”. 

“L’Istituto Poligrafico ha ultimato un processo di internalizzazione della produzione dei bollini – sottolinea – che fino al 2015 era affidata in buona parte a stampatori privati esterni. Una scelta questa dettata dalla volontà di rafforzare il sistema di controllo a tutela della salute dei cittadini e di garantire la puntuale verifica di questa importante parte di costo del SSN”.

 ”Infine – conclude l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato -  il sospetto riferito da alcuni organi di informazione locali che il Poligrafico possa produrre bollini non a norma è del tutto destituito di fondamento. Si precisa, infatti, che alla luce degli interventi tecnologici operati, dall’aprile del 2016 l’eventuale cancellazione del numero presente sul bollino può avvenire solo con fraudolente e drastiche aggressioni che vanno affrontate come tutte le contraffazioni/manomissioni che hanno ad oggetto le carte valori“.

 

Source: www.irpinia24.it