Consiglio Comunale – Teresa Mele espone la relazione, il gruppo Si Può fa muro

La discussione sulle tematiche sociali vede una maggioranza assente, pronta a dare le colpe al sindaco. L'opposizione è sul piede di guerra, Giordano: " Non siete in grado "

imagesAvellino – Il tanto atteso consiglio comunale basato sulla seduta monotematica relativa alle tematiche sociali finalmente prende luogo e l’assessore Teresa Mele può illustrare la sua informativa, puntualizzando la sua delusione per non aver avuto dagli uffici risposte efficaci e adeguate.

“ Siccome non ho avuto risposta alla mia richiesta di una relazione sulle attività da svolgere, e che si sono svolte, nei servizi del piano di zona ho dovuto chiedere alcuni chiarimenti relativi agli affidamenti – incalza l’assessore – di fatti, sono state registrate incongruenze, per cui ho ulteriormente fatto richiesta agli organi competenti per poter comprendere se si poteva procedere o annullare tutto. Purtroppo la sostituzione del personale comunale con quello della cooperativa ECO ha rallentato il processo “. “ Il 5 Dicembre 2016 – continua – ho inviato una nota per avere ulteriori chiarimenti, ricevendo risposta un mese fa (13 Febbraio) e non si è comunque potuto procedere per via delle sedute di coordinamento che, per assenza dei sindaci, non si sono mai tenute. Inoltre, gli altri sindaci del piano di zona hanno chiesto la separazione dal comune di Avellino ma ciò non è possibile perché la Regione, in un incontro a Napoli, ha chiarito che tutti i comuni fanno parte di un unico distretto sanitario perciò l’unica via possibile era quella della costituzione di un’azienda consortile.

L’intervento di Teresa Mele suscita la critica dell’Opposizione e il consigliere di minoranza ed europarlamentare di SEL, Giancarlo Giordano, calca forte la mano parlando di incompetenza amministrativa. “ Il Comune è politicamente incapace nello svolgere il ruolo di capofila in quanto pecca sia di idee, che di programmazione. Un tema delicato come le tematiche sociali va affrontato in maniera seria e con competenza, altrimenti si sfocerà sempre nel clientelismo. Siamo stanchi di osservare associazioni formate da parenti di amministratori e dipendenti comunali, i quali gestiscono spazi e svolgono servizi che dovrebbero essere erogati dal pdz. La Regione, a questo punto, dovrebbe commissariarlo il piano di zona “.

Una maggioranza sempre più silente, rompe le righe con l’intervento di Gianluca Festa che analizza la situazione puntando il dito sui responsabili. “ Il sindaco Paolo Foti è il principale responsabile di questa situazione essendo il presidente del piano di zona – dice – mi auguro che la settimana prossima dia le sue dimissioni, considerando che il suo operato è stato un fallimento. Inoltre, entrando nel merito del piano di zona, ritengo che i comuni che non pagano la loro quota non dovrebbero nemmeno sedersi al tavolo. Tavolo che mi auguro si realizzi nei più brevi tempi possibili e che trovi un’intesa sui servizi da erogare. Così facendo si porrà fine a questi conflitti tra dipendenti comunali “.

In sostanza il comune di Avellino si frastulla sulle guerre politiche e non sul territorio. I cittadini sono senza servizi mentre si perdono milioni di euro per manifesta incapacità d’intervento. La città è in ginocchio e gli altri comuni nella palude. Avellino sta diventando il fanalino di coda della Campania, e a questa situazione drammatica ancora non si pone rimedio, nonostante i molteplici incontri in consiglio comunale.