Avellino – E’ stato presentato questa mattina dal gruppo “Cittadini in movimento”  un progetto per abbellire il cubo di cemento edificato all’interno di Piazza Libertà. Un’idea innovativa, che permetterebbe non solo di rendere l’edificio (che sappiamo essere un ascensore per accedere ai servizi igienici) più bello, ma anche originale e innovativo. L’idea infatti è quella di trasformare il cubo di cemento in un cubo d Rubik, rendendolo quindi colorato e perché no, attrattivo per i turisti.

A spiegare il  progetto è stato l’avvocato Massimo Passaro: “La proposta è innanzitutto quella di dare un volto più colorato al cubo in cemento armato rivestito di pietre bianche. Noi riprendiamo il vecchio cubo magico, con il quale abbiamo giocato negli anni ’80 senza mai riuscire a finire tutte le facce.

E’ un progetto serio  - continua Passaro - in quanto si potrebbe rivestire la struttura di pannelli elettronici permettendo anche al cubo di cambiare colore. Ciò potrebbe essere un progetto per attrarre persone,  perché potrebbe essere un qualcosa di unico e anche innovativo dal punto di vista tecnologico. Ritengo che l’edificio così com’è ora non sia bello da vedere,  ormai abbatterlo sarebbe superfluo in quanto edificato per uno scopo.

Alle polemiche rispondiamo semplicemente con il nostro impegno nel voler  nascondere quello che ormai è stato fatto rendendo la struttura un punto di forza e un’ opportunità per il turismo cittadino.  Noi andremo avanti depositando in comune anche un progetto con i relativi costi di fattibilità ; vedremo se l’amministrazione prenderà in considerazione questo progetto, che non nasce solo da noi ma da tutti i “cittadini in movimento”. Prevediamo quindi la sostituzione delle pietre a favore dei pannelli e i costi con dei costi non troppo alti.

 Ci sono anche dei privati che vorrebbero investire aiutando l’amministrazione . – conclude l’avvocato –   Questo viene fatto in tutte le città italiane, non vedo perche solo ad Avellino si debba contare esclusivamente sui finanziamenti pubblici”. 

di Carmen Vottariello

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