Rusolo (PD):”I nostri parlamentari comincino a interessarsi di questa provincia anche fuori Roma”

L'avvocato avellinese a tutto spiano su amministrazione cittadina, tesseramento e meridione

rusoloAvellino – Dopo la mancanza del numero legale alla terza convocazione del consiglio comunale cittadino e una fase di isteria registrata in seguito al tesseramento on-line del Partito Democratico, la presidente di Eudem del capoluogo ci ha consegnato alcune valutazioni di merito sulle questioni.

Stesso posto, stessa storia, l’Assise salta e la città è inerme. Si può dire che ormai la maggioranza non c’è più?

“Possiamo dire non solo che non c’è più una maggioranza, ma che ormai manca un’attività politica degna di nota. Sicuramente riusciranno ad individuare una serie di giustificazioni più o meno lecite, ma l’immagine che passa all’esterno è quella di una nave senza capitano e quindi lasciata in balia delle onde. Bisognava discutere questioni molto molto importanti e non presentarsi in consiglio è davvero un atto irresponsabile. A questo punto mi chiedo quale sia lo scopo di questi comportamenti, soprattutto se alcuni di questi “signori” intendono ripresentarsi alle amministrative 2018. Non credo che i cittadini dimenticheranno tutto facilmente. Se salta un consiglio per via di alcune logiche politiche in una città che funziona piuttosto bene lo si potrebbe anche capire, ma la nostra è una realtà di questioni irrisolte e appuntamenti mancati”.

Come diceva molti di quelli che siedono oggi in consiglio potrebbero ricandidarsi nella prossima tornata elettorale. Il Pd. che è attualmente il partito di maggioranza, li sosterrà?

“Io auspico che ci sia un ricambio e che il partito faccia scelte coraggiose, d’altra parte mi aspetto anche da una parte dei consiglieri attuali l’umiltà di farsi da parte, considerando il fallimento di questa amministrazione”.

Veniamo alla questione delle tessere on-line. La deputata On. Valentina Paris ha ritenuto di dover difendere l’attività dei circoli. Lei cosa ne pensa?

“Sono circa due anni che abbiamo firmato il progetto di Barca e da due anni siamo in attesa di una mappatura dei circoli, non perché vogliamo fare gli intellettuali radical chic, ma perchè sapevamo che al momento del tesseramento sarebbero sorti dei problemi. Lo scorso anno la sottoscritta in occasione del tesseramento ha subito una sorta di processo e da iscritta lo dico amareggiata. Se è vero che il tesseramento on-line non ha rispettato determinati criteri lo valuteranno gli organismi deputati a ciò, ma che ci siano circoli che esistono solo sulla carta e si riuniscono solo quando c’è da spartire la torta è indubbio e l’On. Paris, mi perdoni l’ardire, si sveglia un tantinello tardi. Il circolo dovrebbe essere uno spazio di incontro e discussione, o anche di scontro se necessario, ma parlarne ora perché evidentemente rischiano di saltare degli equilibri è alquanto sterile e inutile. Così facendo perderemo un altro mese su questioni che non interessano ai cittadini, i nostri deputati comincino a occuparsi delle grandi emergenze che ci sono in questa provincia e nella nostra città”.

Dunque se alcune polemiche fossero strumentali si potrebbe dire che qualcuno comincia a temere di perdere la battaglia congressuale?

“Chi continua a gestire il partito in questa maniera, denunciando perché impegnato a mantenere una certa influenza nella nostra comunità, sarà responsabile nel processo di alimentazione del populismo che sta invadendo il nostro Paese. Restituire agli elettori questa immagine del nostro partito serve solo a far accrescere il malcontento e a dare potere alle destre. Dovremmo parlare di Stato sociale di diritto, di lavoratori, confrontandoci con i sindacati e invece c’è ancora chi concepisce la politica come un’attività di conta numerica”.

Al Lingotto 2017 Renzi ha rilanciato la sua candidatura mettendo al centro il Sud, grande assente dell’agenda politica. E’ credibile questa volta?

E’ la volta buona, ne sono convinta perché dal Lingotto viene il messaggio indispensabile del recupero del senso di comunità. Il binomio Renzi -Martina ci mostra una strada alternativa. Ho ascoltato con attenzioni moltissimi interventi e sono contenta della folta delegazione irpina, del protagonismo che ha avuto, ma ribadisco che qualche politico nostrano dovrebbe premurarsi della nostra provincia non solo a Roma, ma anche quando rientra qui, perché le questioni risolte non sono poi molte. Il nostro partito ha bisogno di ricostruire un legame con l’elettorato e con i simpatizzanti e se non lo fa mettendo al centro la questione morale  e la questione morale ha già perso la battaglia. Se Matteo Renzi saprà interpretare questa voglia di riscatto dei giovani del Mezzogiorno ha buone possibilità di vincere prima la sfida congressuale e poi le elezioni politiche.

Essendo Napoli la capitale del Mezzogiorno forse il Pd dovrebbe riorganizzarsi a partire da lì, considerando i recenti e imbarazzanti avvenimenti?

Se fossi stata Matteo Renzi nel suo intervento avrei affrontato anche la discussione sulla situazione del Pd campano e napoletano, che rispecchiano una totale mancanza di rispetto delle regole  e dispiace che i nostri parlamentari non abbiano mai detto nulla su quanto accadeva a Napoli. E’ importantissimo intervenire il più presto possibile e come dicevo poc’anzi riprendere il tema della moralità, quindi è bene che Renzi venga in visita più spesso o qui potrebbe giocarci la faccia”.

Secondo lei come ne esce Napoli dopo la visita di Matteo Salvini?

“A me i Masanielli non sono mai piaciuti. Sin da quando era magistrato, non ho mai apprezzato Luigi De Magistris. Un fatto è fare il Masaniello, un altro fare il sindaco di una città complessa e variegata come Napoli. Se vogliamo che questa città torni ad essere la capitale delle cultura del Mezzogiorno d’Italia non può essere questa la strada. Penso che il sindaco abbia perso un’altra occasione per stare zitto”.

 

Source: www.irpinia24.it