Clinica Santa Rita, i dipendenti da due mesi senza stipendio incrociano le braccia

La protesta riguarda anche l'incertezza sul futuro in quanto la prioprietà del presidente Walter Taccone sarebbe stata venduta a una società inglese. I sindacati: "Se non ci saranno risvolti passeremo ad azioni più incisive"

IMG_20170308_105314Atripalda – “Lo stipendio è un diritto. Finalmente un 8 marzo di lotta”, l’incisivo messaggio che si legge su uno striscione affisso dinnanzi alla Casa di Cura Santa Rita di Atripalda, struttura di proprietà del presidente dell’Us Avellino Walter Taccone. Dalle 8 di stamane tutti i dipendenti, compreso il personale medico,  sostenuti da Fp Cgil, Fp Cisl,Uil Fpl, Ugl e Nursind, hanno incrociato le braccia e scioperato in quanto non ricevono lo stipendio dal mese di gennaio.

La protesta è stato organizzata dopo il nulla di fatto nel tavolo organizzato in Prefettura e disertato dalla società dirigente, così come ha spiegato il segretario della Fp Cgil, Marco D’Acunto: “Lo sciopero è perfettamente riuscito, hanno aderito l’80 per cento delle maestranze. L’azienda nell’incontro dal Prefetto si è negata, dicendo che per loro due mesi di arretrati sono importanti e non fondamentali. Inoltre, noi vogliamo certezze sul futuro in quanto il presidente Taccone ha comunicato in una nota ufficiale che sta vendendo le quote della clinica. Vogliamo sapere se questo è vero e il piano industriale della società che arriva perché vogliamo garanzie per i lavoratori, ma soprattutto per i pazienti. Ricordiamo che l’azienda lavora per il servizio sanitario pubblico e quindi stiamo parlando di soldi pubblici”.

Anche Walter Musto della Fp Cils, sottolinea clima di incertezza per una possibile cessione da parte della proprietà: “A noi la notizia ci è giunta solo a mezzo stampa e con una nota prima dell’incontro in Prefettura sul tavolo di raffreddamento per lo sciopero, però non c’è nulla all’orizzonte. Non possiamo arretrare nelle rivendicazioni dei diritti dei lavoratori. Dopo queste quattro ore di sit-in decideremo in assemblea con i lavoratori il prosieguo. Molto probabilmente continuerà la protesta con ulteriori giornate di sciopero”.

Antonio Spagnuolo della Uil Fpl annuncia che se dopo questa giornata non ci saranno risvolti si passerà ad azioni più incisive, come l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti dell’ azienda :“Si parla da diversi giorni che la clinica è stata venduta a una società inglese, ma non abbiamo avuto nessuna conferma per tranquillizzare gli animi dei dipendenti. Noi speravamo che dopo stamane la proprietà ci avrebbe convocato per avvenire a un accordo o almeno per avere delle risposte. Purtroppo fino a questo momento non ci ha proprio considerato. Il presidente Taccone non ha manifestato alcun segnale per aprire un confronto con noi e questo è deludente”. 

Source: www.irpinia24.it