Avellino – Giacomo ha ucciso il padre a sangue freddo

Dopo il litigio scatenato durante la cena, il fabbro sarebbe uscito e una volta tornato, il figlio gli avrebbe sparato con un vecchio fucile da caccia

giacomo-ciriello-300x300Avellino - L’omicidio di Raffaele Ciriello potrebbe essere premeditato. L’uomo di 51 anni e di origine avellinese, è stato ucciso dal figlio, ma quest’ultimo avrebbe agito a mente fredda e non a seguito di una lite come all’inizio si era pensato. Giacomo ha ucciso il padre a Lucignano con un colpo di arma da fuoco. Un fucile da caccia conservato in casa da Raffaele.

Quella sera i due stavano cenando insieme. Il rapporto non era dei migliori vista la decisione di Raffaele di separarsi con la moglie e intraprendere una nuova relazione con la cugina. Proprio questo avrebbe scatenato il litigio. Le indagini dei carabinieri stanno portando alla luce il fatto che l’omicidio non si sarebbe verificato in quel momento. Ma qualche ora dopo. Il fabbro dopo il litigio avrebbe raggiunto alcuni amici nel bar del paese, mentre Giacomo è rimasto a casa, cercato il fucile e sparato un colpo in aria, per provarlo. E’ in questi momenti che si presume abbia pianificato il delitto.

Appena Raffaele è rientrato, Giacomo gli ha sparato a sangue freddo, senza ulteriori discussioni. Ha immediatamente chiamato i carabinieri e confessato quanto fatto specificando che quello doveva essere fatto. Dalle indagini il ragazzo è parso troppo calmo, per nulla scioccato per quanto accaduto. Si attendono aggiornamenti. 

 

Source: www.irpinia24.it