Avellino – Lo Stir non si amplierà, ma si punta all’ex Macello

La struttura potrebbe ospitare il centro di monitoraggio ambientale della Valle del Sabato e il Polo di formazione e informazione sulla raccolta differenziata

Macello-di-Avellino1-1-601x338Avellino - Lo Stir di Pianodardine non si amplierà. Per la Regione non ci sono le condizione per l’ampliamento, ora toccherà all’Ato decidere. Ato che dovrebbe essere presieduto dal sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano. Rosetta D’Amelio, presidente del consiglio regionale, spiega che ogni provincia dovrebbe essere autonoma e decidere cosa fare coi propri rifiuti. L’amministrazione regionale ha solo imposto di non costruire in Campania un altro termovalorizzatore, ma le Province devono avere il compito di decidere con gli Ato di costruire l’impiantistica adeguata a lavorare qui sul territorio i rifiuti. 

Proprio a proposito di questo, ieri mattina si sono confrontati l’assessore all’ambiente Augusto Penna e il delegato all’urbanistica Ugo Tomasone. L’idea è rivolta all’ex Macello di Avellino. La struttura ormai abbandonata, sita in via Ferrovia potrebbe ospitare il centro di monitoraggio ambientale della Valle del Sabato e il Polo di formazione e informazione sulla raccolta differenziata. Nell’ex mattatoio si ipotizzano tre progetti tutti riguardanti il Settore Ambiente: un centro di monitoraggio della Valle del Sabato, un Polo di Formazione e Informazione per la raccolta differenziata e l’Agenzia Irpina per l’Energia e l’Ambiente. Il budget da progetto supera i cinquecentomila euro, ma l’obiettivo è ottenere finanziamenti per l’esecuzione dei progetti.

Il Centro per il Monitoraggio della Valle del Sabato richiede 198mila e 500 euro per la progettazione e quattro milioni e cinquecentomila euro per l’esecuzione; il Polo per la formazione e informazione sulla raccolta differenziata richiede un investimento di 155mila euro per la progettazione e tre milioni e mezzo per la creazione; mentre per la progettazione dell’Agenzia Irpina per l’energia e l’ambiente serviranno 169mila euro, per la fase esecutiva due milioni e 250mila euro. Tutti e tre i progetti sono tra i primi posti della graduatoria di ammissione al fondo di rotazione a valere sulle risorse del Poc Campania 2014/2020. La graduatoria pubblicata a fine gennaio, prevede infatti il finanziamento per i primi 204 progetti. 

Source: www.irpinia24.it