Emergenza rifiuti – Nuovo vertice in Prefettura

Protesta del comitato ambientalista della Valle del Sabato: “Siamo qui a testimoniare un “Mo basta” grossissimo perché si rigira sempre sugli stessi argomenti ma alla fine si finisce sempre sulla Valle del Sabato come se fosse l’unica possibilità di soluzione ai problemi”

16763499_10210702808520457_144972791_oAvellino – Oggi alle 10.00 in Prefettura si è tenuto un nuovo vertice sull’emergenza rifiuti. Mentre le istituzioni discutono con i privati e l’Asl, all’esterno i membri del Comitato “Salviamo la Nostra Valle del Sabato” protestano con maglie rosse, bandiere e cartelli. All’interno c’erano già i sindaci, Valentino Tropeano di Montefredane e Vito Pelosi di Serino. Tra gli imprenditori, c’erano la Fir Ecologia di Manocalzati, la Dentice Pantaleone di Montefredane e la Defiam di Serino. Alcuni cittadini del Comitato all’esterno protestano: “La situazione riguarda 58 comuni, ma la soluzione si cerca sempre all’interno della Valle del Sabato. Evidentemente c’è qualcosa che va oltre l’emergenza rifiuti: un’emergenza interessi. Altri siti che potrebbero essere utilizzati sono quelli di Montella, Flumeri, siti pubblici e privati adatti alla trasparenza dei rifiuti. Perché non si adottano queste soluzioni? Perché si vuole sempre andare a cavalcare la Valle del Sabato?”. Uno di loro afferma: “E’ arrivata l’ora della bonifica piuttosto che ragionare ancora sullo Stir. La Valle del Sabato è diventata indescrivibile: l’aria è irrespirabile, non si sa come faccia la gente a vivere nei dintorni”.

Mentre un’attivista si esprime riguardo all’intervento del TAR (Tribunale Amministrativo della Campania) contro l’ampliamento: “Speriamo si possa risolvere qualcosa su questo argomento. Noi stiamo rinunciando al nostro lavoro e alle nostre famiglie per combattere una battaglia che dovrebbe essere affrontata da altri. Chi doveva proteggerci ed evitare che tutto ciò accadesse non l’ha fatto. Adesso siamo qui a testimoniare un “Mo basta” grossissimo perché si rigira sempre sugli stessi argomenti ma alla fine si finisce sempre sulla Valle del Sabato come se fosse l’unica possibilità di soluzione ai problemi. Bisogna rendersi conto che la Valle va bonificata. Si creano delle emergenze, realizzate ad arte, che vanno ad incidere sempre sulla Valle del Sabato. La notizia che il Consiglio Regionale stia pensando per noi è già clamoroso ma non ci fidiamo assolutamente. Noi abbiamo chiesto fin dall’inizio un incontro, prima con il Governatore De Luca e poi con l’Assessore all’Ambiente Bonavitacola. Abbiamo provato tutti i tentativi istituzionali per arrivare a poter parlare con chi di competenza, ma questi non solo non ci hanno ricevuto ma hanno realizzato il decreto per l’ampliamento dello Stir. Hanno anche pensato di ritornare sui loro passi, ma noi non ci crediamo. Ancora insistono su questa situazione, stanno discutendo dell’emergenza rifiuti, ma questi non sono un’emergenza. Hanno scoperto all’improvviso che ci sono i rifiuti?”.

Oggi al vertice sarebbe dovuta intervenire anche l’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania) ma non è stato così e ha fatto intuire che il suo parere dipende dalla Magistratura. Si discute per mettere in campo delle azioni per modificare la situazione. In realtà una soluzione non c’è perché non esiste una norma che impone dei limiti sulle emissioni. Quando si parla dell’adeguamento dello Stir questo può anche avvenire, ma manca una legislazione sugli odori, chiunque può lamentarsi a riguardo. Non sembra esserci alcuna alternativa al dissequestro dello Stir. La Magistratura dovrebbe pronunciarsi nell’arco della giornata di oggi. L’Asl, invece discute sull’inquinamento della zona e dei pericoli legati a eventuali malattie connesse proprio agli agenti inquinanti. In più ha ammesso di non avere strumenti capaci di stabilire la relazione eventuale tra l’inquinamento della Valle del Sabato e l’aumento delle patologie tumorali tra gli abitanti.

Source: www.irpinia24.it