Ampliamento Stir – Ricorso al Tar : i sindaci dicono sì

Perplessità nel corso dell'Assemblea organizzata dal Comitato Salviamo la Valle del Sabato da parte dei sindaci di Montefredane e Pratola: "Possiamo anche perdere". L'onorevole Giordano: "Mostratevi determinati, i cittadini chiedono un gesto politico". Il presidente Mazza: "Usiamo questa arma"

IMG_20170129_112108Atripalda – “L’anno scorso presi parte alla presentazione del libro di Paolo Pagliuca Paolo 1- Linfoma 0“. Ora è di nuovo in ospedale. Un pensiero va a chi sta lottando contro questa malattia e a Paolo che possa scrivere il secondo volume”, con queste parole il presidente dell’Associazione “Salviamo la Nostra Valle del Sabato, Salviamo la Nostra Vita”, Franco Mazza,  ha aperto l’incontro organizzato nella Biblioteca di Atripalda per chiedere alle istituzioni il ricorso al Tar in merito all’ampliamento dello Stir.

Alla pubblica assemblea hanno partecipato il sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano, il sindaco di Pratola Serra, Gaetano Tenneriello, l’assessore all’Ambiente di Atripalda, Antonio Prezioso, l’assessore di Pratola Serra, Flora De Fabrizio, l’onorevole Giancarlo Giordano, il consigliere del Comune di Avellino, Nadia Arace, il consigliere provinciale Luigi Tuccia e altre istituzioni comunali e provinciali. Assente il Comune di Manocalzati. A moderare il dibattito Emma Barbaro, caporedattore di “Terre di frontiera”.

Barbaro ha riassunto gli ultimi fatti di cronaca che hanno interessato lo Stir con l’ordinanza di sequestro da parte della Magistratura: “IrpiniAmbiente avrà a disposizione 90 giorni per mettersi in regola. Si è parlato anche di delocalizzare lo Stir. Ma dove? A quale costo? E a carico di chi? L’augurio è fare chiarezza sulla questione e spingere le istituzioni a schierarsi dalla parte dei cittadini”.

Tropeano e Tenneriello

Tropeano e Tenneriello

L’ingegnere Salvatore Picariello da sempre in prima linea nella battaglia del Comitato ha spiegato l’impatto ambientale della lavorazione della frazione organica in un’area industriale già messa a dura prova dall’inquinamento: “Il compostaggio forzato favorisce lo sviluppo di salmonella e dell’ escherichia coli, nonché la produzione di bioaerosol. Non è vero che le emissioni sono pari a zero. L’attività comporta la produzione di odori sgradevoli e di sostanze tossiche”.

L’assessore De Fabrizio di Pratola ha annunciato che domani si approverà in Consiglio comunale il ricorso al Tar. Un po’ scettici su questo atto i sindaci di Montefredane e Prata. I loro interventi hanno suscitato non poca tensione in aula. “Noi siamo dalla parte dei cittadini, sottolinea Tropeano. La mia amministrazione non ha mai escluso il ricorso, ma abbiamo anche lavorato su documenti più importanti. Dobbiamo mettere in conto che c’è la possibilità di perdere e ciò potrebbe ritorcersi contro. Ci giocheremo gran parte delle azioni che abbiamo messo in campo fin ora”. A gran voce ribadisce Tenneriello: “Voi non dovete pensare che non siamo schierati con voi. Il ricorso al Tar possiamo firmarlo anche ora, ma c’è la possibilità di perderlo”.

Giordano

Giordano

A placare gli animi l’invito dell’ onorevole Giordano a partecipare al Consiglio comunale di Avellino il prossimo 3 febbraio, quando si discuterà della mozione del gruppo “Si Può” : “In quella occasione Avellino dovrà prendere posizione in merito allo Stir, perché ha più responsabilità di tutti in merito alla questione. Bisogna essere uniti. I cittadini non chiedono un atto forzato, ma un gesto politico che li rappresenti. Se si perde si può fare appello. Se percepiscono timidezza, non percepiscono determinazione che sono certo voi avete”.

L’assessore Prezioso di Atripalda ha comunicato che nel prossimo Consiglio comunale discuteranno per muoversi verso l’appello al Tar. Sulla stessa linea anche il consigliere provinciale Tuccia che ha ripercorso la sua ferma opposizione alll’ampliamento del sito mossa in Provincia durante questi mesi, nonché l’appello a Bonavitacola caduto nel baratro.

 

Franco Mazza ha chiuso il dibattito consegnando alle istituzioni una spilla con il simbolo dell’Associazione, create da Alfredo Raimondi di Manocalzati e strappando loro la promesso di un atto forte e concreto: “Gli scontri servono a poco. Lo Stir va prima bonificato e poi può continuare l’attività, facendo attenzione alla salute dei lavoratori e dei cittadini. Se non si fa questo ci giochiamo anche il bel discorso dell’Area Vasta. Ci sono tutti i presupposti per ricorrere al Tar. Abbiamo un’arma, non capisco perché non usarla”. 

Source: www.irpinia24.it