Avellino – Uil chiede spiegazioni sull’Elisoccorso di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi

Ecco i quesiti rivolti all’attenzione del Direttore Generale dell’Asl

4Avellino – “A cosa serve l’Elisoccorso di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi? Che fine ha fatto l’Atto Aziendale della Asl Avellino? Sono questi i quesiti che questa O.S. intende porre da subito all’attenzione del Direttore Generale dell’Asl di Avellino, dott.ssa Maria Morgante. Il tanto decantato Elisoccorso, inaugurato in pompa magna nel dicembre del 2012 alla presenza di politici nazionali, regionali, provinciali e locali, non ha dato i frutti sperati se è vero che il numero degli interventi nel corso degli anni è stato molto risicato rispetto alle previsioni.

Vorremmo ricordare a chi di dovere  che la realizzazione dell’Elisuperficie rientrava nell’opera di razionalizzazione della rete ospedaliera provinciale predisposta dal Piano di rientro e avrebbe dovuto rappresentare una reale opportunità di miglioramento dei livelli qualitativi dei servizi che a volte generava un allungamento dei tempi di intervento per la presa in carico, in qualsiasi momento delle 24 ore, di un paziente, con una possibile situazione di pericolo di vita e per l’effettuazione di accertamenti e terapie non programmate, e comunque non attuabili nell’area in cui l’evento si è verificato. Tutto questo non ha trovato riscontro nella realtà e anche gli stessi organi di informazioni ne hanno più volte sottolineato l’inutilità dell’Elisoccorso, al cospetto anche dei costi sostenuti per la sua realizzazione, dichiara  il Segretario Generale della Uil/Fpl Gaetano Venezia.

Ed ancora, continua l’esponente sindacale, vorremmo sapere che fine ha fatto l’Atto Aziendale, questo importante strumento di programmazione dal quale dipende la qualità e la quantità delle prestazioni sanitarie attraverso le previsioni relative alla strutturazione, all’organigramma e alla distribuzione sul territorio delle unità operative e degli uffici. Questo Atto Aziendale, improntato esclusivamente sui tagli, cosi come è stato formulato penalizza fortemente l’Ospedale di Ariano Irpino e di certo non rafforza quello di Sant’Angelo dei Lombardi. Ed infine Venezia  chiede al massimo esponente dell’ASL quali siano le misure alternative all’ospedalizzazione e come vengono organizzati i distretti sanitari per poter erogare prestazioni sul territorio. 

Purtroppo non abbiamo certezza di tutto cio’, anche perché evidentemente la dirigenza dell’asl non ha ritenuto necessario confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali sulle modalità di erogazione della sanità nella Provincia di Avellino. Questo atteggiamento ci rammarica in quanto, le parti sociali sono portatrici non solo degli interessi dei lavoratori, ma soprattutto quelli dei cittadini utenti”. A questi quesiti la Uil/Fpl chiede risposte da parte del Direttore Generale dr.ssa Maria Morgante.

Source: www.irpinia24.it