Avellino – Operazione “Domus”: stanate 3 piazze di spaccio

Undici fermi per droga in Irpinia: a spacciare madre, figlio e due coppie

2Avellino - Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Avellino e della Stazione Carabinieri di Solofra, coadiuvati da militari del Comando Provinciale, del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e di un’unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno, hanno dato esecuzione nei Comuni di Avellino, Solofra, Serino, Aiello del Sabato, Montoro e Torre Annunziata ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Avellino, nei confronti di 11 persone indagate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di furto in abitazione. In particolare il G.I.P ha disposto per 5 persone la custodia cautelare in carcere, per 3 persone la custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, per 2 persone l’obbligo di dimora nei Comuni di residenza e per un’altra l’obbligo di presentazione alla P.G.

I dettagli dell’intervento che ha visto l’impiego di 130 carabinieri, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Franco Di Pietro, il Comandante della Compagnia di Avellino, Francesco Nicolò Pirronti e il Comandante della Compagnia di Solofra, Giuseppe Friscuolo. Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di un fiorente spaccio di sostanze stupefacenti da parte di soggetti di Solofra e comuni limitrofi, di età compresa tra i 25 e i 45 anni, i quali avevano un’articolata rete di contatti anche con persone della provincia di Napoli.

L’operazione di questa mattina è l’atto conclusivo di una lunga attività avviata nell’ottobre 2015, quando i Carabinieri della Stazione di Solofra, dopo aver individuato nella frazione di S.Agata Irpina un’abitazione “meta del pellegrinaggio” di alcuni ragazzi, soprattutto nelle ore serali e notturne, avevano accertato l’attività losca da parte di un soggetto avellinese soprannominato “Stasio” o “Stanislao”, la cui figura era già emersa nel corso di precedenti indagini, indicato quale unico fornitore di droga di ottima qualità. Gli accertamenti sono proseguiti poi fino al marzo 2016, con attività tecniche, mediante l’istallazione di una videocamera e con intercettazioni telefoniche a carico dell’uomo e della madre, sua fattiva collaboratrice, e di altre persone risultate a loro volta dedite ad un’intensa attività di smercio della droga, soprattutto di cocaina e hashish in favore di clienti provenientcartinai dall’hinterland, ed in particolare da Montoro e Solofra.

L’operazione è chiamata “Domus” perché si sviluppa in ambienti domestici. Tre le piazze individuate: la principale a Solofra gestita da un personaggio noto affiancato dalla madre che prendeva l’ordinazione e faceva da segretaria. Nella seconda piazza, sempre a Solofra, c’era una coppia a gestire le operazioni di spaccio. La terza piazza di spaccio, specializzata nel trattamento di hashish, era gestita anche in questo caso da una coppia. Lei faceva da autista e accompagnava il compagno a rifornirsi a Torre Annunziata.

All’attività tecnica hanno fatto seguito accertamenti finalizzati all’acquisizione di riscontri oggettivi, mediante servizi di osservazione, pedinamenti e controllo, sequestro delle sostanze stupefacenti e l’assunzione di informazioni da parte degli acquirenti successivamente individuati, i quali hanno reso articolate dichiarazioni sugli spacciatori, fornendo indicazioni circa il loro modus operandi. Alla fine è emerso che i pusher ricevevano telefonicamente gli ordinativi di droga che veniva convenzionalmente indicata con i soliti nomignoli “bomba”, “caffè”, “tritolo”, “pensiero”, “regalo” e con espliciti conteggi di somme di denaro.

1Ci tengo a sottolineare - ha detto Cantelmo – il rapporto di collaborazione che c’è stato tra Procura e Comando dei carabinieri. Siamo reduci da un’importante operazione in Alta Irpinia che continua su quest’altro versante della provincia. Come vedete siamo di fronte ad un pozzo senza fondo. Ci tengo a complimentarmi con la Compagnia di Solofra da cui è partita l’indagine. Non siamo alla presenza di una vera organizzazione criminale ma di una rete articolata. Siamo di fronte ad un’operazione brillante che merita anche una valutazione sociologica: il giudiziario non è la soluzione di tutto. Possiamo continuare ad arrestare ma come vedete, le reti organizzative del malaffare si riorganizzano. Se si vuole bloccare il fenomeno serve altro”.

Nel corso delle operazioni, i militari hanno segnalato all’Autorità amministrativa competente una trentina di giovani trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti appena acquistate dai pusher. Inoltre, nei riguardi di 3 soggetti è stato anche contestato il reato di furto in abitazione. Questa operazione costituisce ulteriore prova della forte attenzione che i Carabinieri di Avellino prestano al contrasto dell’attività di spaccio e di consumo delle sostanze stupefacenti, come peraltro è emerso anche dai rilevanti risultati conseguiti di recente dai sequestri di ingenti quantitativi di droga operati negli ultimi mesi.

Source: www.irpinia24.it