Avellino – Il Museo Civico di “Villa Amendola” compie tre anni

Il Primo Cittadino Paolo Foti: “Sono pienamente soddisfatto, prima ancora che come Sindaco di Avellino, da avellinese dei risultati ottenuti"

ImmagineAvellino – Bilancio positivo per il Museo Civico di “Villa Amendola” che compie tre anni di vita. Dal giorno dell’inaugurazione ad oggi, infatti, è stato considerevole, come testimoniano le firme sui registri dei visitatori, il numero dei fruitori, in prevalenza scolaresche, che hanno varcato l’ingresso di “Villa Amendola”, e che accolti dal Curatore del Museo, lo Storico dell’Arte Alberto Iandoli, hanno visitato l’esposizione permanente di reperti e testimonianze di memorie cittadine che raccontano la storia di Avellino dalla fine del XVI secolo, quando divenne feudo della famiglia dei Principi Caracciolo, sino al sisma del 23 novembre 1980, o che hanno preso parte alle iniziative che in questi trentasei mesi hanno animato “Villa Amendola”.

“Sono pienamente soddisfatto, prima ancora che come Sindaco di Avellino, da avellinese  –  ha commentato il Primo Cittadino Paolo Foti  –  dei risultati ottenuti in questi primi tre anni di vita del nostro Museo Civico, la cui istituzione e apertura al pubblico, resa possibile grazie soprattutto all’impegno del dott. Alberto Iandoli,  ha scongiurato il rischio che significative testimonianze storiche, artistiche e soprattutto identitarie della nostra Avellino abbandonassero il Capoluogo per trovare accoglienza altrove, e con ciò mi riferisco ad esempio alla statua in bronzo di Carlo II d’Asburgo, il nostro “Carlucciello”, opera dello scultore del ‘600 Cosimo Fanzago, ambita da diversi musei italiani”.

“Così come – ha proseguito il Sindaco Foti – sono felice che grazie al Museo una parte dell’ingente patrimonio cartaceo del nostro archivio storico abbia visto la luce, e con ciò mi riferisco in particolare ai bei bozzetti della Torre dell’Orologio esposti all’ingresso del Museo e ai manifesti a stampa che raccontano dell’Avellino del XIX e XX secolo. Condivido inoltre – ha aggiunto il  primo cittadino – la scelta compiuta sin dal taglio del nastro inaugurale del Museo Civico dagli Uffici del Settore Cultura,  da cui dipende il Museo,  di affiancare all’esposizione permanente di testimonianze di storia avellinese delle iniziative a tema, costituite da mostre o conferenze che hanno consentito in questi tre anni, e consentiranno per il prosieguo di fare di “Villa Amendola”, e del Museo che nei suoi spazi interni è ospitato, qualcosa di vivo, non solo, ma anche di dinamico”.

Source: www.irpinia24.it