Pubblicato il bando di Expost, Rusolo(Pd): “E’ ora di sapere quali sono i risultati raggiunti”

Partendo dai fondi di Expost, il riferimento cittadino di EuDem, ha messo sul tavolo di discussione annose questioni, le cui risposte potrebbero arrivare da una riorganizzazione totale del Pd

avv-maria-rusolo-3349Avellino – Pubblicato il bando di Expost, grazie al quale sono stati erogati i fondi per il Natale avellinese, fondi che facevano seguito all’Expo, rientrando nel piano economico della Terra dei Fuochi. Dopo numerose polemiche da parte di chi non ha riscontrato, visitando le casette natalizie, la promozione dei prodotti campani, si può leggere il bando, gli obiettivi prefissati e farsi un’idea del risultato. 

In proposito, l’Avvocato Maria Rusolo, anche membro del PD, da noi intervistata, ha chiarito alcuni aspetti della vicenda e commentato il valore politico di quanto delineatosi.

Può spiegarci innanzitutto quali erano gli obiettivi di Expost?

Expost nasce dalla volontà di prolungare gli effetti positivi di Expo e fa riferimento a una serie di finanziamenti destinati alla Campania in coerenza con attività svolte nell’ambito di Expo, per promuovere il territorio, le sue eccellenze e la dieta mediterranea, sulla quale hanno fatto un solo convegno. Chiarito ciò, bisognava forse comunicare bene da dove arrivassero i fondi, poi quali iniziative porre sul tavolo prima di richiederne la gestione e capire infine, nella fase di rendicontazione, quali risultati sono stati conseguiti. Le attività commerciali hanno lavorato? Gli alberghi erano pieni? Personalmente nel confronto con gli albergatori ho riscontrato che quello che si organizza ad Avellino non va di pari passo con lo sviluppo che la Campania sta giocando. Quanti dei quasi 370.000 euro previsti sono arrivati? Non ce l’ho con chi per ultimo ha preso la palla, dopo diversi cambi di giunta, ma quando Laura Nargi si è espressa contro l’utilizzo dei fondi senza programmazione non aveva tutti i torti. In questa maniera si è dimostrata l’incapacità di un’amministrazione che ha avuto un anno di tempo per prepararsi”.

Rispetto al regolamento per il bando di Expost riscontra criticità sui tempi?

“Auspico che dal Gennaio 2017 ci si sieda a un tavolino e si cominci a lavorare sulla gestione dei fondi che è possibile intercettare nella nostra provincia. Expost mi ha vista piuttosto critica, ma non perché voglia vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, semmai perché ho a cuore che si impari dagli errori, che sembrano essere ciclici in questa città, e si possa promuovere la qualità. Noi non abbiamo solo una realtà gastronomica sulla quale investire, ma abbiamo in tutta l’Irpinia risorse storiche, sociologiche e antropologiche su cui investire e intorno alle quali organizzare eventi. Alcuni progetti si sarebbero dovuti presentare nel Marzo del 2016, mentre pare che ad Avellino si sia fatto tutto frettolosamente all’ultimo momento, per cui è lecito voler sapere quali risultati sono stati raggiunti. Anche quando criticavo Allevi, non mi rivolgevo al musicista, ma al fatto che fosse inserito in un contesto disorganizzato, con iniziative slegate tra di loro e che sono ovviamente frutto di una mancata programmazione”.

Quando c’è denaro pubblico da spendere si richiede in un certo qual modo di vigilare, ma non dovrebbe essere compito della Procura…

“So che c’è un altro grande finanziamento pronto per le attività estive e sul quale intendo vigilare in prima persona. Siccome c’è sempre l’amico dell’amico che riesce ad avere accesso ai fondi e in qualche maniera ad avere qualche incarico, non si può fare altrimenti, perché la selezione va fatta sulla base dei progetti che arrivano in comune. La giunta e il consiglio devono cominciare a legiferare, occorre un regolamento nuovo sulla concessione di contributi economici e di patrocini morali e non e di pari passo un albo o un registro delle associazioni. La commissione cultura, al di là di chi vi siede, ha un ruolo di indirizzo e deve discutere questi temi”.

C’è però un problema di continuità amministrativa, con un assessorato che ha subito diversi cambi, non consentendo di fatto un lavoro sul lungo termine…

“Occorre continuità, l’ho sempre sostenuto. Reputo urgente procedere alla nomina del cda del Teatro, a risolvere l’annosa questione dell’Eliseo prima che ci colpisca la scure della Regione, che quella struttura abbia un’assegnazione e chi la prende in gestione sia in grado di portarla avanti. Analogo discorso per la Casina del Principe, si verifichino prima tutte le condizioni necessarie e si evitino le discussioni sterili che hanno riguardato Segninversi per 3 anni. Collaborino Assessore al Patrimonio e Assessore alla Cultura e si risolvano quanto prima queste questioni”.

Tra gli eventi estivi si era parlato del ritorno di “Musica al Parco” con la direzione dei Senzatempo di cui lei fa parte, è vero?

“Musica al parco nasce come Festival all’interno del teatro e lì è rimasto. C’è stata una sorta di avvicinamento, ma presentare un’idea in 2 giorni, sotto scadenza, non è nel nostro stile. Stiamo organizzando altri eventi, anticipo che ospiteremo i Solis String Quartet con Luca Aquino, un progetto che sta avendo un successo straordinario in tutto il mondo, e lo facciamo senza alcun finanziamento pubblico. Questo è il nostro modo di fare cultura”.

Il lavoro delle associazioni che fanno cultura sul territorio è indispensabile, soprattutto se si parla di vigilanza, ma probabilmente non è sufficiente al raggiungimento del risultato…

No e infatti faccio un appello al Presidente della Commissione Cultura, Laura Nargi, all’Assessore Bruno Gambardella e al Presidente del Conservatorio, Luca Cipriano e richiamo all’attenzione anche il Sindaco Paolo Foti perché si proceda alla nomina del cda, che tenga conto come parametro di riferimento la competenza. Anche in vista del presunto congresso del Pd, alcuni piuttosto che uscire sui giornali pontificando la necessità di un commissario, lavorarino con questa amministrazione che hanno voluto fortissimamente, tenendo fuori altri elementi che avrebbero potuto dare un contributo positivo. Se si sta preparando una nuova ondata di speculatori, che già hanno mangiato, che hanno distrutto e hanno enormi responsabilità storiche come l’ex Isochimica, la mia generazione non resterà a guardare”.

Ha scritto di recente una lettera aperta pubblicata su Orticalab, in cui si soffermava anche sul tunnel come emblema dell’incapacità politica…

“Il tunnel, come la questione dell’ex Isochimica, dello Stir, appartengono alle nefandezze di questa città. Siamo esausti, quando leggo i giornali, ho la sensazione che i responsabili di queste realtà si preoccupino solo di uscirne sani e impuniti, chiamandosi fuori da ogni responsabilità. Su chi pensano di scaricare il peso di certi errori? Ma poi si può immaginare di analizzare le questioni distribuendo etichette di appartenenza del tipo renziano, dameliano, deluchiano? I giovani scappano da questa città e il motivo è evidente. Se il partito vuole dare una nuova linea di condotta alla città, che si ripercuota sull’amministrazione, deve cominciare pulendo gli organi di gestione del partito. Entro fino mese con EuDem organizzeremo un confronto che avrà ad oggetto la forma partito e la necessità di costruire un partito-comunità, superando la logica delle caste, perché la formazione sia il faro guida per i futuri amministratori della città”.

di F.C.

 

 

Source: www.irpinia24.it