Avellino Expost – Dieta mediterranea, il focus a Villa Amendola

Alfieri sullaTerra dei Fuochi: "Dobbiamo riconquistare e difendere la reputazione della regione Campania"

3Avellino - L’importanza, le caratteristiche, i pregi ed anche i difetti; quali prodotti prediligere, come cucinarli, in quali quantità consumarli. Giornata di studio, approfondimento e riflessione, questa mattina a Villa Amendola, sulla dieta mediterranea, il modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, come l’Italia e la Grecia, negli anni cinquanta del XX secolo. La dieta mediterranea si basa su alimenti tradizionalmente consumati in questi Paesi tra cui, per esempio, cereali, frutta e verdura, olio di oliva, carne, pesce e latticini. Prodotti di cui, come si sa, la Campania è ricca.

Un focus specifico dunque sul settore e sulle attività che intraprenderà la Regione per promuovere sempre più la dieta, fortemente voluto da Franco Alfieri, delegato all’Agricoltura della Regione Campania. Nel suo intervento ha dichiarato: “Siamo nel cuore del Mezzogiorno, patria della dieta mediterranea, che è divenuta patrimonio dell’Unesco nel 2010. Si deve tutelare e promulgare perchè garante del benessere del nostro territorio. Lo sviluppo dell’agroalimentare infatti rappresenta una grossa leva per le economie delle aree interne della Campania e non solo. La sinergia tra corretta alimentazione e la valorizzazione dei prodotti tradizionali locali è un obiettivo su cui punta la Regione”Riferendosi alla Terra dei Fuochi ha aggiunto: “Noi dobbiamo riconquistare e difendere la reputazione della regione Campania. Dobbiamo cancellare questa denominazione negativa dalla nostra memoria. Si devono piuttosto valorizzare le risorse del nostro ambiente per rilanciare l’immagine di luoghi fortemente danneggiati”.

Con il termine Dieta mediterranea si intende un modello nutrizionale ispirato alla tipica alimentazione della popolazione del Mezzogiorno italiano. Uno dei simboli è il Comune di Pollica, nel salernitano. Assente il sindaco del comune cilentano, Stefano Pisani, al quale il vicesindaco di Avellino, Maria Elena Iaverone, ha comunque mandato i saluti della città. La Dottoressa ha sponsorizzato le regole della sana alimentazione sostendendo: “La dieta mediterranea rappresenta uno stile di vita corretto, ma soprattutto un modo di intraprendere relazioni interpersonali.4 Stare seduti a tavola con famiglia ed amici, significa tramandare valori e tradizioni, tessere relazioni e condividere benessere. Il compito delle istituzioni deve essere proprio quello di trasferire queste regole”.

Il convegno ha affrontato anche aspetti tecnici e scientifici, con gli interventi della dottoressa Katya Tarantino, biologa nutrizionista, e di Vincenzo Cosimato, componente Commissione Specializzandi ONB i quali hanno evidenziato la stretta correlazione tra dieta mediterranea e casi tumorali e i tassi dell’obesità infantile. I dati evidenziano infatti che chi segue questo modello alimentare equilibrato ha possibilità minime di riscontrare eventuali patologie o di far crescere i propri figli in sovrappeso. Il parterre di ospiti è stato inoltre arricchito dalla presenza di Carlo Iacoviello, fiduciario Slow Food Avellino, l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.

Presente in sala Maria Pepe, dirigente dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, la quale ha aggiunto: “Ben venga la dieta mediterranea come stimolo alla buona salute. Una corretta alimentazione salvaguarda l’uomo da molteplici rischi e abbatte, senza dubbio, i costi delle cure. L’obiettivo dell’Asl è diffondere la cultura della sana alimentazione soprattutto nelle scuole”. Il convegno si è concluso con i saluti dei relatori sulle note di Iva/Nova Christmas, quartetto d’archi.

Source: www.irpinia24.it