Indagato Iannaccone – Truffa aggravata l’accusa per l’ex assessore

L'accusa consiste nell'aver commesso il fatto con abuso di relazioni d'ufficio e falsa attestazione, per un totale di trentanove ore e trentadue minuti evasi in sole diciassette giornate lavorative da febbraio a marzo a 2015

arton47510-b426bAvellino – Si tratta di truffa aggravata, questa l’accusa mossa ad uno degli esponenti politici irpini più fedele a Foti, Arturo Iannaccone, ormai ex assessore alle società partecipate e ai fondi europei del Comune di Avellino.  L’ordinanza è stata notificata ieri mattina all’ex assessore dagli agenti della Squadra mobile proprio presso la sede dell’azienda sanitaria e nella stessa mattinata Iannaccone ha rassegnato le dimissioni, le cui deleghe saranno per ora tenute dal sindaco Foti fino a quando non si individuerà un sostituto. 

L’accusa consiste nell’aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio e falsa attestazione, per un totale di  trentanove ore e trentadue minuti evasi in sole diciassette giornate lavorative da febbraio a marzo a 2015, per un danno alle casse dell’Asl di circa mille e ottocento euro. La Procura aveva richiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari non accolta dal giudice per le indagini preliminari, Antonio Sicuranza, che ha ritenuto sufficiente ad impedire la reiterazione del reato, la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici per sei mesi.

Secondo l’accusa Iannaccone, nella sua qualità di medico specialista ambulatoriale in servizio presso l’Asl di via degli Imbimbo, poteva allontanarsi dalla sede dell’azienda, solo per effettuare delle visite domiciliari per la durata di massimo un’ora e venti minuti. Dalle indagini è emerso, invece, che l’ex assessore ha evaso quasi il 50% delle 80 ore lavorative mensili che avrebbe dovuto assicurare all’Asl. Ma l’ex assessore avrebbe agito da solo, non facente quindi parte dell’organizzazione dei “furbetti del cartelline”, restiamo in attesa di ulteriori novità che emergeranno dall’interrogatorio di garanzia. 

 

Source: www.irpinia24.it