Ambito A04 – L’incapacità gestionale del Comune di Avellino induce i Sindaci alla mobilitazione
Cambiano gli assessori ma il problema resta e Foti non riesce a risolverlo. L'unica certezza è l'impossibilità di accedere ai servizi sociali da parte delle Comunità dell'Ambito. Oramai da troppo tempo.
Avellino – Sembra proseguire la drammatica “storia infinita” dell’Ambito A04 che da ben 4 anni è segnata da inadempienze da parte del Comune di Avellino, capofila, il quale con le sue scelte e decisioni continua a nuocere gravemente all’intera Comunità territoriale che di fatto è impossibilitata ad accedere ai servizi sociali. E così nella giornata di oggi, lunedì 19 dicembre c.a., la quasi unanimità dei Sindaci – 14 su 15 Comuni, non essendoci la firma del primo cittadino di Torrioni - si schierano contro l’incapacità del sindaco Foti di gestire il sociale e con una nota richiedono all’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Lucia Fortini, al Direttore Generale, Rosanna Romano, e ai Consiglieri regionali irpini, Rosetta D’Amelio, Enzo Alaia, Maurizio Petracca e Carlo Iannace , di uscire dall’Ambito A04 e di risolvere il grave danno arrecato al territorio ripristinando urgentemente il vecchio Consorzio A04, senza Avellino.
Di seguito la missiva integrale:
Spett.le
Regione Campania
c.a. Assessore Regionale alle Politiche Sociali
Dott.ssa Lucia Fortini
Direttore Generale
Dott.ssa Rosanna Romano
Ai Consiglieri regionali
Rosetta D’Amelio
Enzo Alaia
Maurizio Petracca
Carlo Iannace
LORO SEDI
OGGETTO: AMBITO TERRITORIALE SOCIALE A04. RICHIESTE URGENTI.
PREMESSO
che, con D.G.R. n. 1088 del 12.06.09, la Regione Campania istituiva, ai fini della realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ex lege 328/00, l’Ambito Territoriale Sociale A4 (di seguito, ATS A4) con i seguenti n. 15 Comuni: Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Prata di P.U., Pratola Serra, Petruro Irpino, Pietrastornina, San Martino V.C., Roccabascerana, Rotondi, Torrioni e Tufo;
che i succitati n. 15 Comuni, nel mese di dicembre dell’anno 2009, costituivano, su indicazione degli uffici regionali, il Consorzio Pubblico di Servizi Sociali Ambito A4 (d’ora in avanti, Consorzio A4) quale Ente “strumentale” per la gestione associata dei Servizi Sociali d’Ambito ex art. 31 D. Lgs n. 267/00;
che con D.G.R. n. 320/2012 la Regione Campania istituiva il nuovo ATS A04, comprendente il Comune di Avellino ed i n. 15 Comuni soci del Consorzio A4, assegnando il ruolo di “capofila” al Comune con maggior numero di abitanti (in specie, Avellino);
che, l’ATS A04, pur a fronte di un doppio commissariamento regionale, risulta a tutt’oggi inadempiente rispetto al perseguimento degli scopi istituzionali, nonché alla realizzazione della funzione per la quale era stato istituito, ossia di erogazione alle Comunità dei “servizi sociali”;
che, per l’effetto, i n. 15 Comuni soci del Consorzio A4 hanno reiteratamente sollecitato la rimodulazione dell’Ambito Territoriale Sociale A04, auspicando la scissione dal Comune capofila sul presupposto della distanza geografica nonché della diversità territoriale, unita alla conclamata disomogeneità dei bisogni delle diverse Comunità locali interessate (volontà ripresa anche dal Prefetto di Avellino con nota Prot. n. 10334 del 18.05.2015);
che tutti gli atti posti in essere sin ora dal Comune di Avellino hanno determinato l’ineluttabile spoliazione delle “possibilità” attribuite dall’Ordinamento alle n. 15 Comunità rappresentate dai Sindaci mandanti, impedendo loro la fruizione dei servizi essenziali di cui alla legge n. 328/00;
che, dunque, la gestione dell’ATS 04 sin qui realizzata dal Comune (capofila) di Avellino ha, di fatto, privato i 15 Comuni dei fondamentali servizi sociali, pure loro assegnati dalla legge n. 328/00;
che il Comune (capofila) di Avellino è rimasto inadempiente rispetto alla funzione assegnatagli dalla Legge Regionale n. 11/2007 e dalla Circolare adottata dalla Regione Campania il 21.11.2012;
CONSIDERATO
che il comportamento del Comune di Avellino continua a determinare un gravissimo ed intollerabile nocumento per le Comunità rappresentate dai n. 15 Enti partecipanti all’ATS A04, impossibilitate ad accedere, di fatto, ai servizi sociali;
che il pregiudizio risulta ancor più inaccettabile laddove si pensi, dopo circa QUATTRO ANNI di totale stasi, all’assoluta precarietà ed alle gravose condizioni di difficoltà in cui versa la fascia sociale destinataria dei servizi non erogati (e da erogare);
che i Sindaci dei n. 15 Comuni facenti parte dell’ex ATS A4 sono completamente inermi ed alla mercé dei continui sbalzi d’umore dei rappresentanti istituzionali del Comune capofila che nulla fanno per tutelare le comunità che “dovrebbero” rappresentare;
RILEVATO
che più volte si è tentata la strada della “mediazione e del dialogo” con il Comune di Avellino, trovando un primo interlocutore con l’ex Assessore ai servizi sociali Stefano La Verde, rimosso in favore dell’Assessore “esterno” Marco Cillo, anch’egli rimosso in favore dell’attuale Assessore “esterno” Teresa Mele, la quale, almeno fino ad ora, nulla ha realizzato per uscire dall’impasse;
che, a questo punto, risulta invano proseguire il dialogo con il Comune di Avellino che intende continuare a gestire l’ATS come se fosse un Ufficio comunale;
CONSIDEATO, inoltre,
che si è costituito un Tavolo Tecnico, riunitosi più volte presso il Comune di Avellino, per ragionare sulla costituzione di un’Azienda consortile, quale nuova forma giuridica di gestione associata dell’Ambito;
che, nonostante la buona volontà dei piccoli Comuni, Avellino ha interrotto la discussione ponendo sul tavolo la necessità di avere a tutti i costi un voto pesato proporzionale al numero di abitanti, eventualità che non può assolutamente essere accettata;
che, ad oggi, il Tavolo Tecnico non è stato più convocato dal Comune di Avellino per discutere della nuova forma giuridica di gestione associata dell’Ambito;
TENUTO CONTO
che già in data 01 marzo 2016, l’avv. Gerardo Di Martino, del foro di Avellino, in nome e per conto della maggioranza dei Comuni dell’ATS, inviava una lettera raccomandata al Sindaco del Comune di Avellino, Paolo Foti, al Coordinatore del Piano Sociale di Zona, Carmela Cortese e al Dirigente II Settore Servizi Sociali e Culturali, Dott.ssa Carmela Cortese avente ad oggetto “diffida ad adempiere e contestuale messa in mora” relativamente a quanto più sopra parzialmente evidenziato, per richiedere al comune di Avellino il risarcimento dei danni causati per l’incapacità di esercitare il ruolo di Comune capofila, anche in considerazione della perdita di ingenti risorse finanziarie, e per sottolineare l’indebita sovrapposizione di ruoli a cagione dell’accentramento, in seno all’Ufficio di Piano, del profilo programmatorio e di quello gestionale;
che, così come da Deliberazioni del Coordinamento Istituzionale dell’ATS A04 n. 7 del 10 agosto 2015, n. 11 del 5 novembre 2015 e n. 14 del 11 novembre 2015, vi è la volontà di rimodulare l’ATS A04 separando Avellino dagli altri comuni;
che, ad oggi, il Consorzio A4 è “in liquidazione”;
che il nuovo Piano Sociale Regionale 2016 – 2018, contrariamente alla liquidazione in atto, invita a promuovere i Consorzi di cui all’art. 31 e 114 del TUEL, anche alla luce degli indirizzi introdotti dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 236 del 24 luglio 2013;
che nel mese di settembre 2015 fu organizzata a Napoli presso gli uffici regionali una riunione, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali e di quasi tutti i Sindaci dell’ATS A04, nel corso della quale si chiedeva con urgenza di rimodulare l’ATS A04. Un’altra riunione, per discutere degli stessi argomenti, fu organizzata alla presenza della dott.ssa Rosanna Romano.
Da allora, nonostante tutto, non si è provveduto a far nulla;
RISCONTRATA
la confusione amministrativa che regna nella conduzione dell’Ufficio di Piano (Dirigente del Settore Servizi Sociali e Culturali, Carmela Cortese, da circa 6 mesi in astensione dal lavoro, continua a firmare, quale Coordinatrice d’Ambito, tutti gli atti relativi alla gestione dell’ATS A04);
l’incapacità del Comune di Avellino a svolgere il ruolo di capofila dell’Ambito che ha determinato, di fatto, un vero e proprio impasse del sistema di interventi e servizi sociali sul territorio;
I sottoscrittori del presente documento
CHIEDONO
per tutto quanto ampiamente descritto:
di prendere, con URGENZA, i conseguenti provvedimenti di competenza, facendo in modo che il Comune di Avellino (capofila) ritorni sulla strada dell’efficienza, efficacia, della trasparenza e della legalità;
di rimodulare con ESTREMA URGENZA l’attuale Ambito Territoriale Sociale A04, ripristinando di fatto l’ex Ambito Territoriale Sociale A4, così come disegnato antecedentemente l’entrata in vigore della D.G.R. n. 320/2012, al fine di permettere la normale ripresa dei Servizi Sociali sui comuni interessati.
Data la gravità dei fatti, infine, in attesa delle determinazioni che le SS.LL. vorranno individuare, comunicano di essere costretti a non partecipare più ai Coordinamenti Istituzionali e ad informare l’opinione pubblica circa il modo di gestire la cosa pubblica.
Distinti saluti.
Addì, 19 dicembre 2016