Atripalda – Contaminazione pozzi, si attendono le verifiche dell’Arpac
L'assessore all'Ambiente Prezioso: "Aspettiamo i risultati, ufficialmente il problema è stato riscontrato solo ad Avellino". E sul blocco traffico: "Intervento necessario quanto insufficiente"
Atripalda – Circa un mese fa del sindaco di Avellino Paolo Foti ha emesso un’ordinanza con cui vietata l’attingimento delle acque dai pozzi a ridosso dell’ex Isochimica. Il provvedimento si è reso necessario dopo quanto emerso dal Piano di Caratterizzazione del sottosuolo dell’Isochimica. Nella falda sono stati trovati una serie di contaminanti tra cui il tetracloroetilene in concentrazioni superiori a quelle previste dalla legge. Siccome il territorio confina con il Comune di Atripalda, molti si sono chiesti come mai il sindaco Paolo Spagnuolo non abbia adottato le stesse misure per la tutela della salute dei cittadini. A fare chiarezza sulla questione l’assessore all’Ambiente, Antonio Prezioso: “Abbiamo fatto richiesta ufficiale all’Arpac di effettuare indagini anche sul nostro territorio, ma ufficialmente il problema è stato riscontrato solo ad Avellino e non ad Atripalda”.
Prezioso ha anche detto la sua sui sforamenti dei livelli di Pm10. Nell’incontro organizzato la scorsa settimana dal Comitato “Salviamo la Nostra Valle del Sabato, Salviamo la Nostra Vita”, anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Avellino Augusto Penna si era trovato d’accordo sul fatto che non bastava bloccare il traffico solo nel capoluogo. Difatti è stato mostrato la centralina posta nell’area della Valle del Sabato indicava gli stessi di dati di quelli rilevati nel centro città. “Sulla questione polveri sottili – dice l’assessore atripaldese- credo che il blocco del traffico sia una misura necessaria quanto insufficiente. Per risolvere il problema occorrerebbe un cambio delle abitudini da parte di noi cittadini. Ci sono troppe auto in giro e troppo spesso utilizzare per spostamenti brevi. Sarebbe utile, invece, servirsi di mezzi di trasporto collettivi o ancora meglio biciclette o mezzi elettrici. Ma questo richiede un lungo lavoro sulla cultura delle persone”.
Prezioso conclude sottolineando l’impegno dell’Ente nel risolvere la questione inquinamento: “In primis viene la salute delle persone, di tutti noi. Vorrei evidenziare che anche noi amministratori viviamo nella Valle del Sabato, respiriamo la stessa aria, beviamo la stessa acqua, mangiamo lo stesso cibo. Troppo spesso si pensato troppo al profitto a discapito del rispetto delle leggi ambientali e a discapito della salute di noi tutti”.