Avellino – Conclusa la vicenda di Padre Manelli, il fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata, che vede finalmente archiviate le accuse contro di lui. Il frate era stato indagato dalla Procura di Avellino per la gestione del patrimonio della sua congregazione e maltrattamenti ad alcune suore dell’ordine di Frigento.

A Marzo vi era stata una contro denuncia degli avvocati di padre Manelli, che sostanzialmente incentravano la difesa su una sorta di “congiura” ordita ai danni del Manelli, per mettere le mani sull’ingente valore dei beni detenuti dalla sua congregazione (circa 30 milioni la stima).

Sette frati, infatti, scrissero all’autorità competente del Vaticano che si incarica d’indagare sulle attività delle comunità religiose cattoliche. Inoltre non erano mancate le accuse delle suore, che avrebbero subito abusi sessuali, ma poi sempre smentite.

Senza spiegazioni mai chiare, tra l’altro, si era proceduto a commissariare l’Istituto francescano.

Tanta discordanza sulla versione dei fatti ha reso il raggiungimento della verità piuttosto difficile, almeno fino a questo momento. La magistratura, infatti, ha stabilito l’archiviazione delle accuse, dopo la richiesta del Pubblico Ministero del tribunale di Avellino. Può tornare la pace per Padre Manelli e per i frati a lui vicini, contro i quali era stato condotta una campagna mediatica piuttosto severa e violenta che a questo punto si rivelerebbe anche “ingiusta”.

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