Centro per l’Autismo – Nessuna telecamera, l’AIPA minaccia lo sciopero della fame

L'istallazione del servizio monitoraggio altra promessa al vento. Varrecchia e i genitori sul piede di guerra, il commento: " Vogliamo risposte dal Comune "

varrAvellino – La città di Avellino sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più nota per le promesse non rispettate e sembra che, oltre alle problematiche, non ci sia neanche la volontà di invertire la rotta. Tale preambolo ha come questione il centro per l’Autismo, oramai abbandonato a se stesso da mesi e mesi e che rischia di divenire un caso come quello dell’Eliseo.

Dopo l’appello fatto da Michelangelo Varrecchia dell’AIPA, il comandante dei vigili Michele Arvonio aveva promesso l’istallazione di telecamere per monitorare la zona, già afflitta in passato da attacchi di vandalismo, nel giro di dieci giorni. Le dinamiche dei giorni scorsi, le quali hanno messo in discussione la carica di comandante occupata dal suddetto Arvonio per via, come dice la legge, che non era stata riscontrata in atti l’idonea documentazione comprovante la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per procedere all’assunzione hanno fatto si che il problema legato al centro per l’autismo sia passato in secondo piano.

D’altro canto, Michelangelo Varrecchia forza nuovamente la mano: “ Visti i problemi che sta attraversando il comandante – dice – potrebbe essere valutata la nostra proposta già presentata al comune, ossia quella di insediarci all’interno della struttura, provvedere personalmente a spese e alla tutela del perimetro ma, ad oggi, ancora tutto tace da Palazzo di Città “. I genitori dei ragazzi, l’AIPA e lo stesso Varrecchia intanto non aspetteranno con le mani in mano e, in caso di nessun responso dal Comune interverranno per porre fine alla vicenda: “ Ci stiamo organizzando seriamente per organizzare uno sciopero della fame all’interno della struttura – prosegue – il quale inizierà nei giorni precedenti al Natale fino a quando non saranno presi provvedimenti a riguardo della struttura. Stiamo parlando di persone con delle difficoltà e la tutela deve essere garantita. Non si può continuare a vivere nell’indifferenza … tutti hanno diritto a vivere al meglio la propria vita “.

di Michael Mambri

Source: www.irpinia24.it