Avellino – Confapi, sindaci e imprese contro la Regione

Solimine: "Le istituzioni non sembrano più attente come prima riguardo l’Irpinia"

1Avellino - Mentre da Pianodardine arrivano buone notizie per quanto riguarda i nuovi investimenti della Denso, non mancano invece problemi in Alta Irpinia. Questa mattina presso il Circolo della Stampa di Avellino la Confederazione Piccola e Media Industria ha chiamato all’appello imprese e sindaci dopo l’esclusione del Calaggio dalla aree di crisi individuate dalla Regione. La richiesta di incontro, sostenuta da Confapi guidata da Giuseppe Solimine, porta la firma dei sindaci di Lacedonia, Aquilonia, Bisaccia, Monteverde, Vallata, Scampitella, Vallesaccarda, Trevico, Conza e Anzano di Puglia.

Credo che vada chiesto a gran voce alla Regione di rivedere il proprio orientamento,  al fine di inserire l’area del Calaggio all’interno delle zone finanziabili e riattivare, per questa provincia, una riflessione sul mondo delle imprese anche attraverso una vera e propria vertenza irpina. Si deve porre al centro il rilancio delle attività produttive del territorio”. Questo quanto affermato dal neopresidente Confapi, il quale, con l’incontro di questa mattina, ha colto l’occasione per presentare la giornata di incontri in programma il 16 novembre alla Camera di Commercio di Avellino dal titolo “Crescita, ricerca e sviluppo”. Interverranno, tra gli altri, il direttore del dipartimento Disa-Mis dell’Università di Salerno Vincenzo Loia, il direttore di Sviluppo Campania Sergio Tanga, Carlo Sappino, direttore generale degli incentivi alle imprese del Mise e Carmela D’AMato, responsabile incentivi alle imprese di Invitalia.

La Regione non sembra più attenta come prima riguardo l’Irpinia – ha dichiarato Solimine – a Palazzo Santa Lucia abbiamo già sollevato il problema del rilancio dell’area industriale di Solofra e non abbiamo ottenuto risposta. Ora, insieme al polo conciario, portiamo all’attenzione anche la questione Calaggio. Abbiamo una serie di idee e di proposte da sottoporre, come l’importante accordo che Confapi ha sottoscritto con il Dipartimento di Scienze Aziendali – Management and Innovation Systems DISAMIS dell’ Università di Salerno per la realizzazione e lo svolgimento di attività tese allo sviluppo delle piccole e medie aziende della provincia di Avellino”.

Durante il focus gli imprenditori non solo hanno denunciato l’esclusione di quest’area dalle zone di crisi finanziate dalla Regione, ma hanno confermato ancora una volta i disservizi e le carenze istituzionali. I sindaci quindi nei prossimi giorni incontreranno l’Assessore Amedeo Lepore  con l’obiettivo, non solo di far rientrare il Calaggio nelle aree da finanziare, ma di cercare soluzioni per lo sviluppo di un territorio che certamente merita maggiore attenzione.

“La decisione presa è sicuramente sbagliata – ha affermato il sindaco di Lacedonia – in quanto la posizione dell’area del Calaggio è certamente strategica in quanto si trova al centro tra i due porti di Napoli e Bari, presto con l’arrivo dell’alta velocità sarà facilitato il collegamento con le altre infrastrutture, l’assenza della criminalità organizzata motivano gli imprenditori ad investire. Quindi le potenzialità ci sono sotto diversi punti di vista”. Infine ha aggiunto:“Proponiamo inoltre di aiutare i piccoli e medi imprenditori cercando opzioni per far utilizzare i capannoni presenti sul territorio a prezzi più bassi, ma siamo consapevoli che ciò sia un grande ostacolo da superare per l’elevato costo di mantenimento delle strutture stesse”.

“L’appello che rivolgiamo alla regione Campania è quello di non dimenticare queste aree, – ha sostenuto Roberto Pali, assessore di Vallata – il Comune che rappresento, come le zone circostanti, sono terreno fertile per molti e quindi cariche di un potenziale da far fruttare”. L’unica notizia positiva, per quanto riguarda il Calaggio, è l’interesse da parte degli imprenditori per un’area che nonostante la crisi riesce ad essere ancora interessante.

Source: www.irpinia24.it