Il No al referendum – Gargani: “Non si tratti la Costituzione come un programma di Governo”

Oggi la presentazione del suo libro "Tutto quello che avreste voluto sapere sul Referendum e nessuno vi ha mai detto"

1Avellino – Oggi pomeriggio all’Hotel De La Ville, si è tenuta la presentazione del libro “Tutto quello che avreste voluto sapere sul Referendum e nessuno vi ha mai detto” di Giuseppe Gargani, alla quale hanno presenziato e partecipato ospiti come Mimmo Gambacorta, Stefano Caldoro, Mario Esposito e Clemente Mastella. 

Io sostengo da vari mesi – dichiara Gargani –  da quand’è iniziata questa anomala campagna elettorale che “quelli del sì” non spiegano, eppure chi propone ha il dovere di spiegare le norme. Ma questo non avviene perchè non c’è niente da spiegare se non con slogan quali “si rinnova”, “si risparmia”, “mandiamo a casa i politici”; sono tutte frasi generiche che per una Costituzione non servono. Una Costituzione ha bisogno di un ideale, di un messaggio forte e anche se fossero veri i quesiti referendari evidentemente sarebbero comunque poca cosa. Una Costituzione ha bisogno di un grande ideale, in Europa dal dopoguerra non sono mai state cambiate le Costituzioni, ma in Francia De Gaulle dette un messaggio forte, la Repubblica Parlamentare era in crisi e immaginò una Repubblica Presidenziale“.

Noi del Mezzogiorno – continua Gargani –  abbiamo combattuto per cento anni i governi centralizzati, e questo rimane il più grande problema che da sempre affligge il Mezzogiorno: un governo centrale senza le strutture periferiche che ha creato il suo l’isolamento. Quindi ci stanno proponendo di tornare  a cento anni fa, con un governo centralizzato senza la struttura degli enti locali, con le Regioni che con tutti i poteri che hanno (dati da una riforma costituzionale del 2001) diventano un organo meramente amministrativo, con le Province che vengono soppresse e con il Senato che non viene votato. Questo è un messaggio che lancio a tutti perché è inoppugnabile che sia così. Una campagna elettorale come questa non si era mai avuta in Italia, numerose interpretazioni di norme che invece restano oggettive. Ma una riforma Costituzionale, non ancora entrata in vigore, che già prevede delle interpretazioni non univoche è di per sé uno scandalo. La Costituzione Repubblicana per 60 anni è stata criticata, vilipesa ma nessuno ha mai detto che non si capiva o che c’erano interpretazioni sbagliate“. 

Alla domanda se ci sono margini per sospendere il referendum, Gargani risponde: “Io penso di sì. Ho fatto ricorso, a nome del comitato popolare, che lunedì si discute al giudice ordinario sostenendo che il quesito referendario è equivoco e plurimo. La Corte Costituzionale e la Cassazione hanno detto per 60 anni che i referendum si fanno quando c’è una domanda chiara. Ora se il giudice sospende, credo che la sconfitta di Renzi sia evidente, ma la cosa fondamentale rimane non sottoporre questo abominio agli elettori, anche perchè una consultazione elettorale è sempre un’incognita. La Costituzione non è un programma di Governo, anche se qualcuno la ritiene tale“. 

Presente anche il sindaco di Benevento, Mastella, che così si esprime: “Il referendum fu messo in campo anche da Berlusconi, nel 2006, con l’intento confermativo rispetto al cambio di una serie di elementi contenuti nella Costituzione, e Renzi votò contro. Poteva cambiare allora, con Berlusconi, andava a configurarsi come il “Patto del Nazareno” anche se molto anticipato. Un passaggio doveroso lo merita anche la vicenda di Benigni - conclude Mastella – che la declamava come la più bella Costituzione del mondo, ora cos’è cambiato? All’improvviso diventa la più brutta del mondo e merita un cambiamento di 47 articoli, rimango perplesso”.

Source: www.irpinia24.it