Avellino – Referendum, il “Si” di Famiglietti, Saggese e De Stefano

"Un sì al referendum per guardare al futuro", questo il messaggio lanciato dalla senatrice Saggese

fe537f79412060bca72c6ad51cf3cd6cAvellino - Il Comitato per il sì ha organizzato, oggi 3 novembre alle ore 17.30 presso il Circolo della Stampa, un incontro  per illustrare i contenuti del Referendum costituzionale. A relazionare sulle ragioni del sì  il presidente dell’Alto Calore, Lello De Stefano, l’on. Luigi Famiglietti, componente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera e la senatrice Angelica Saggese, segretaria della Presidenza del Senato. Al loro fianco l’ex assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Nunzio Cignarella, e l’ex presidente del consiglio comunale Antonio Gengaro.

Un sì al referendum per guardare al futuro” – è  questo il messaggio lanciato  dalla senatrice  Saggese,  l’ospite d’onore apre il suo intervento sostenendo: “Chi critica l’articolo 70 della riforma, lo legga, perché spiega chiaramente cosa farà il Senato e come sarà composto”. Per il deputato Luigi Famiglietti le ragioni del Sì vanno ricercate nell’opportunità di rendere più efficaci le istituzioni, inoltre sottolinea: “Purtroppo andando in giro mi accorgo che c’è tanta confusione tra i cittadini, alimentata da coloro che sponsorizzano il no. Nelle settimane che ci separano dal voto  sarà importante spiegare bene i termini della riforma“. In aggiunta giustificando la sua presenza ad una iniziativa di ex lettiani, Famiglietti dichiara: “Siamo tutti dello stesso partito e crediamo in una politica fatta di contenuti e questioni”.

 Continua Lello De Stefano: “ Il mio sì al referendum è legato soprattutto al superamento del titolo V della Costituzione. Si devono snellire i percorsi burocratici”. Per esplicitare bene questo concetto utilizza l’esempio del camionista “che oggi  per superare cinque regioni è costretto a chiedere cinque permessi, con la riforma questo non sarà più necessario“. La posizione meno definita è quella di Gengaro:, il quale infatti confessa: “Mi sono convinto per il sì all’ultimo momento, so che non è la migliore riforma possibile, ma il primo è che oggi avviamo un processo di cambiamento, semplificazione e contenimento dei costi delle istituzioni”.

A chiudere il dibattito, Angelica Saggese: “I detrattori sostengono che relativamente al Senato la riforma sia poco chiara, ma basta leggere con attenzione l’articolo 70 per capire che non è così. Innanzitutto, non è vero che i cittadini non sceglieranno i senatori: quando voteranno per il rinnovo dei consigli regionali, potranno indicare i consiglieri da mandare in Senato. Inoltre, questi senatori, non essendoci più un bicameralismo paritario, non avranno lo stesso ruolo dei deputati per cui avranno tutto il tempo per svolgere la propria attività in Regione“. 

Source: www.irpinia24.it