La vera storia di Halloween tra leggenda e folclore

Il Capodanno celtico, commercializzato dagli usi e costumi americani, dalla notte dei tempi all'era del consumismo

jack_o___lantern_by_tekila918-d5hwcidAvellino – La notte delle streghe,l’inno alla morte, il ponte tra sacro e profano e leggende su leggende, che ci accompagnano da secoli, sono tutte riassunte in un’unica parola: Halloween, festività pagana di origini antichissime, la quale il consumismo e l’avvento dei tempi moderni hanno stravolto completamente il significato. Per vederci chiaro, occorre fare un excursus dalle origini del mito fino ai giorni nostri. Ma procediamo con ordine: Halloween correttamente si scrive “ All Hallow’s Eve “ e significa “ la Vigilia di Ognissanti “ (la tradizione anglofona utilizza la parola “ eve “ per identificare tutte le festività), periodo che corrisponde al 31 Ottobre. I primi popoli a commemorare tale festività furono i Celti che vivevano in Irlanda. Essi erano un popolo prevalentemente di pastori e avevano una concezione del tempo diversa dalla nostra; infatti la chiusura della stagione estiva e l’inizio di quella buia e fredda sanciva il loro capodanno, giorno nel quale si barricavano in casa costruendo utensili e raccontando storie di Leggende in onore a “ Samhain “ (parola derivante dal gaelico Samhuinn e che significa “ fine dell’Estate “).

Il tutto era accompagnato da uno scenario magico e ricco di folclore in quanto i Celti prestavano molta attenzione ai cicli del tempo, i quali erano velati da scenari di forte credenza paranormale. Questi ultimi per esorcizzare l’avvento della stagione invernale e ringraziare gli Dei per la loro benevolenza, dettata dai raccolti fruttuosi e dal bestiame sano, si riunivano nei boschi e appiccavano il cosìdetto “ fuoco sacro “ accompagnato da sacrifici di bestiame. Indossavano maschere grottesche, si facevano luce con delle cipolle tagliate ove al loro interno venivano inserite le braci e lasciavano un pasto caldo fuori l’uscio delle loro abitazioni in quanto Samhain avrebbe, nella suddetta notte, liberato tutti gli spiriti della Terra, i quali indisturbati potevano girovagare nel regno dei vivi. Laddove i defunti trovavano ristoro, non avrebbero infastidito i nativi con scherzi o maledizioni.

Quindi stiamo parlando di una sorta di Capodanno, ma con il passare dei secoli tutto è cambiato. Le prime variazioni si ebbero con l’emigrazione dei Celti dall’Irlanda all’Inghilterra per cause vitali. La Gran Bretagna aveva un indice di vivibilità migliore rispetto alla nazione verde ma con tale spostamento la cipolla non venne più utilizzata per i riti in quanto non era facile trovarla e venne utilizzata la zucca, ortaggio più frequente e più grande per inserire la brace del fuoco sacro. Il passaggio dalla cipolla/rapa a zucca fa nascere anche il mito di Jack O’Lantern, ubriacone e scommettitore incallito irlandese, il quale sfidò il Diavolo ad arrampicarsi su un albero per poi incidere una croce sulla corteccia non permettendogli più di scendere. L’arcano terminò con la promessa da parte di Belzebù di non indurlo più in tentazione ma i guai di Jack erano appena cominciati. Con la sua morte, il Paradiso gli sbarrò i cancelli per i suoi peccati e giù all’Inferno non c’era posto per chi si era preso gioco del Principale, ma quest’ultimo gli regalo un tizzone ardente eterno, il quale fu messo da Jack in una zucca e che lo accompagnò per l’eternità nel suo vagare senza meta. Ogni 31 Ottobre, con l’apertura dei cancelli degli spiriti, anche il vecchio ubriacone irlandese prosegue la sua marcia alla ricerca del riposo eterno.

Questi punti sintetizzano quella che è la reale festività di Halloween, ricorrenza che non è scampata agli artigli dell’America, la quale l’ha commercializzata e resa una sorte di Carnevale, ove alla base di tutto c’è solo sano divertimento e il tradizionale “ trick or treat “ (dolcetto o scherzetto). Nonostante ciò, il simbolismo di Halloween resta sempre: l’occulto, il male e la morte, e il Vaticano ha fatto sentire la sua voce a riguardo considerando incompatibile con la Fede tale festa perché il tutto è associato al paganesimo e a un inno al Demonio.

Padre Amorth, prete ed esorcista, con molta diffidenza commenta quella che, secondo il suo parere, è una festa alla quale non bisogna partecipare: “ festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato,anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona “.

La festa di Ognissanti fu celebrata per la prima volta a Roma il 13 Maggio 609 d.C. in occasione della consacrazione del Pantheon alla Vergine Maria. Successivamente, Papa Gregorio III stabilì che tale ricorrenza dovesse essere festeggiata il 1 Novembre, data in cui veniva commemorata quest’ultima già da diverso tempo in Francia. L’ufficializzazione definitiva avvenne circa nel IX secolo d.C. a cura di papa Gregorio IV ma gli Ortodossi, ancora oggi, non riconoscono tale data e continuano a commemorare la festa di Ognissanti in Primavera, la domenica successiva alla Pentecoste.

di Michael Mambri

 

Source: www.irpinia24.it