Valle del Sabato – Il dossier sull’inquinamento nelle mani di Renzi

Franco Mazza: "Abbiamo tanto da dire e da mostrare"

3Atripalda -ll vice presidente regionale Bonavitacola incontra i consiglieri provinciali e il presidente Gambacorta per ribadire che il potenziamento dello Stir – per farne un impianto di compostaggio – resta, ma prima vuole fare un monitoraggio ambientale per valutare il livello di inquinamento.

Ci sembra una presa in giro. Assessore Bonavitacola consulti la tabella Arpac degli sforamenti delle PM10 relativa proprio alla centralina posta presso lo Stir di Pianodardine! Si accorgerebbe che nel 2015 ci sono stati ben 64 sforamenti a fronte dei 35 consentiti in un anno. Consulti i monitoraggi effettuati negli anni, non da noi ma da Arpac e CNR. E se questo ancora non le basta per capire soggiorni ad Arcella per 24 ore: forse si renderebbe conto di cosa stiamo parlando.

Lo abbiamo chiesto più volte: vogliamo parlare noi con il vice presidente Bonavitacola! Si erano impegnati a prenderci un appuntamento il consigliere regionale Iannace e alcuni esponenti pd durante il nostro sit-in a Solofra. Ad oggi nessun segnale in tal senso! Ascoltateci! Abbiamo tanto da dire e da mostrare. Comunque sappiate che il movimento di protesta civile nato nella valle del Sabato non vi darà tregua fino a quando non vi convincerete che quest’area va risanata, bonificata e riconvertita!” – Questo è quanto ha dichiarato Franco Mazza, presidente del comitato “Salviamo la nostra Valle del Sabato, salviamo la nostra vita”.

La Provincia nel 2010 – aggiunge – ha finanziato lo studio CNR sulla valle del Sabato. In virtù di quella documentazione e dei rilievi ARPAC effettuati dopo1 l’incendio Irm del 2005, insieme ai comuni della Valle sottoscrisse un primo protocollo d’intesa, finalizzato a minimizzare gli impatti ambientali sul territorio. 

Un secondo protocollo d’intesa – continua –  e’ stato sottoscritto dalla Provincia nel 2014, con lo stesso impegno! Qualora il Consiglio Provinciale, nella seduta odierna, decidesse per un ampliamento dello Stir, renderebbe carta straccia quanto precedentemente deliberato e si prefigurerebbe anche un dispendio di risorse economiche pubbliche.

Dovrebbe quindi spiegare – conclude – come concilierebbe la decisione presa, con la spesa sostenuta per lo studio CNR che tra l’altro suggeriva di alleggerire gli impatti e quindi ridurre il carico di inquinamento sulla valle del Sabato”.

Nella giornata di ieri, approfittando dell’arrivo del Premier ad Avellino, è stato consegnato proprio allo staff di Renzi un documento sulla drammatica situazione della Valle del Sabato.

Source: www.irpinia24.it