Esecuzione di ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti

Sulla scorta dell'attività di indagine svolta, il Gip di questo Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso l'ordinanza cautelare nei confronti di cinque indagati

truffa onlineNel corso della mattinata odierna personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Angelo dei Lombardi e Militari del Comando Stazione Carabinieri di Lioni hanno proceduto all’esecuzione di ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti, degli arresti domiciliari nei confronti di un quarto e dell’obbligo di presentazione all’P.G. nei confronti di un quinto. 

I predetti, tutti residenti a Lioni, rispondono, a vario titolo, del delitto di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di truffe C.T. e-commers e reciclaggio dei proventi illeciti così raccolti. In particolare il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Angelo dei Lombardi, agli inizi dell’anno 2015, ha avviato una meticolosa attività di Polizia Giudiziaria finalizzata ad arginare il fenomeno delle truffe online e, a seguito dei molteplici riscontri oggettivi acquisiti nel corso delle prime indagini, aventi come riferimento le numerosissime truffe perpetrate nel corso degli anni 2013, 2014 e 2015 su tutto il territorio nazionale riconducibili agli indagati, raccoglieva solidi elementi che hanno permesso il coordinamento e il necessario sviluppo investigativo da parte della Procura della Repubblica di Avellino. 

La citata attività di P.G. si è concretizzata nell’analisi e nell’incrocio di una pluralità di dati, tratti dagli archivi delle Forze di Polizia, nonchè da quelli dei diversi Tribunali d’Italia e nella ricostruzione dei collegamenti e dei controlli intercorsi tra gli indagati in relazione al periodo in contestazione, dimostrando come gli stessi, lungi dall’essere meri concorrenti nei singoli delitti, fossero componenti di un’unica struttura crimainale con base in Lioni, loro luogo di residenza e domicilio.

Il gruppo criminoso, sebbene strutturato essenzialmente su base familistica si è manifestato comunque  in modo efficace nel raggiungere gli scopi delinquenziali, all’interno di una struttura con ruoli in parte analoghi e , all’occorrenza l’intercambiabili ed attuando un modus operandi semplice quanto efficace, consistito nel servirsi di strumenti operativi comuni quali un’idonea strumentazione informatica e telematica, conti correnti di appoggio dei proventi delle truffe e C/C di destinazione dei profitti.

In questo scenario gli associati dotati di migliori conoscenze informatiche creavano in continuazione gli annunci civetta di vendita su noti portali, a fronte di un corrispettivo d pagare tramite ricariche su Carte, Poste-Pay o con versamenti e bonifici senza che l’acquirente ricevesse alcunchè per l’esborso del denaro effettuato, riuscendo ad incassare, nel solo periodo oggettivo di indagine, cifre elevate e pari a svariate decine di migliaia di euro.

A sostegno delle indagini avviate dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di sant’Angelo dei Lombardi, sono poi sopravvenuti gli esiti degli accertamenti effettuati dal Comando Stazione Carabinieri di Lioni che hanno permesso di documentare come alcuni degli indagati facessere confluire su conti a loro riconducibili i proventi delle truffe, per poi prelevarli in contanti o per reimpiegarli in altre attività o, ancora, per destinarli a piattaforme di gioco online.

Questo tipo di accertamento ha consentito di ricostruire, in termini di assoluta chiarezza, pertanto, anche la sussistenza del delitto di riciclaggio, riuscendo a provare come il denaro versato dalle vittime delle truffe sulle carte intestate a M.F., venisse poi trasferito sulle carte Poste-Pay intestate ed in uso da D.P.C. e poi prelevato in contanti dalla stessa o dal marito G.S.M., oppure dal figlio minore della coppia. 

Sulla scorta dell’attività di indagine svolta, il Gip di questo Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso l’ordinanza cautelare nei confronti di cinque indagati. 

 

Source: www.irpinia24.it