Boscaglia da una lezione tattica a Toscano – Novara ok, Avellino k.o.

Piemontesi, subito aggressivi, chiudono nella propria area i Lupi e fanno loro la partita. Gli uomini di Toscano, troppo timidi, si arrendono al Novara continuando a steccare fuori le mura amiche

violaNovara –  La partita del Silvio Piola manifesta un abisso esagerato tra i due tecnici avversari. Da un lato Boscaglia sa aggredire, segnare e difendere il vantaggio, dall’altro Toscano, affidandosi al modulo che gli ha reso onore contro lo Spezia, comprende tardi che l’inserimento di Castaldo, pur se ancora convalescente, serve come il pane, in quanto l’Avellino non riesce ad uscire dalla morsa piemontese e avrebbe bisogno di un giocatore capace di tenere palla e far salire la squadra. Doti da ricercare non in Camara.. L’inserimento del bomber  e di Verde, dopo il gol subito,  sono conseguenze di un disperato tentativo di agguantare un pari, mentre ci si chiede il perché Lasik continui ad essere un intoccabile per 90’ siccome da due gare a questa parte, ma non che prima dell’infortunio abbia fatto faville, è un fantasma. Ai posteri l’ardua sentenza, ma il problema d’identità non è cosa da poco, considerando che i miglioramenti avvenuti tra le mura amiche sembrano svanire lontani da Avellino. Non è solo questione di testa o preparazione, il problema è di fondo e va risolto o saranno guai seri per i Lupi.

FORCING NOVARA.  Gara a senso unico nella prima frazione, con i Padroni di Casa che spingono continuamente alla ricerca del gol mentre l’Avellino, chiusa nella sua area, non riesce a trovare spazi per ripartire. Dickmann e Adorjan provano a spaventare Frattali dalla distanza (24’), ma l’estremo difensore irpino non si fa sorprendere. E al 37’ il portierone bianco verde si supera su Scognamiglio, il quale sugli sviluppi di un corner, colpisce di testa a distanza ravvicinata … solo la mano di Frattali gli nega la gioia del gol.

FIORE VIOLA.  Nella ripresa il copione non cambia: Novara in attacco e Avellino rintanato nella propria area. Al pressing, però, si aggiunge un pizzico di fortuna da parte del Novara, che trova il vantaggio con Viola (57’), favorito da una deviazione sulla sua conclusione dalla trequarti.

Mister Toscano corre ai ripari, e mischia le carte inserendo Castaldo e Verde riproducendo un Avellino spregiudicato a trazione anteriore. Ma Boscaglia, saggiamente, cambia assetto passando al 5-3-2 e blocca ogni via di passaggio per smorzare le percussioni bianco verdi.

Finisce così, con l’ultima conclusione a favore del Novara, sempre con Viola, ma stavolta Frattali gli dice di no. L’Avellino sprofonda al penultimo posto in classifica (solo il Trapani peggio dei Lupi, caduti quest’oggi a Bari), e continua il suo digiuno di vittorie lontano dal Partenio. Sorride il Novara invece, che scaccia la crisi e si rilancia in campionato conquistando tre punti pesanti contro la formazione di Mimmo Toscano, la quale continua a vagare come un’anima in pena alla ricerca di una propria identità … e di un gioco!

di Michael Mambri

 

 

 

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