Vicenda Abete – Le scuse del vice-questore Elio Iannuzzi

In un'intervista del Mattino il funzionario di Polizia ammette la sua condotta discutibile. Ora rischia il trasferimento e un pregiudizio alla carriera con severa sanzione disciplinare

Elio-IannuzziAvellino - Il caso Luca Abete, il quale ha movimentato non poco la città di Avellino, a distanza di quasi una settimana, ha finalmente ricevuto una risposta dalle forze dell’ordine. Proprio il vice-questore aggiunto, Elio Iannuzzi, il quale è al centro del ciclone per le offese e la sberla rivolti verso il noto inviato di Striscia la Notizia, ha espresso il suo rammarico per l’accaduto, ed inviato un messaggio di scuse al giornalista, in un’intervista esclusiva al Mattina.

“ Ammetto di aver sbagliato – dice – in queste ore, sostenuto dalla mia famiglia, ho riflettuto molto su quanto accaduto, ed è doveroso da parte mia chiedere scusa ad Abete, prima come uomo e poi come inviato “. Azione coadiuvata alla tutela della propria prole: “ i miei figli vivono qui, e non voglio che siano additati come figli di un mostro “.

Iannuzzi spiega gli eventi secondo il suo punto di vista: “ Si era sparsa la voce delle contusioni ad una mia collega, ecco … l’idea che una donna fosse stata colpita mi ha fatto perdere la lucidità ma, pur se ho alzato le mani, non ho colpito Abete “. Dichiarazione discutibile siccome le immagini sono evidenti e, a riguardo, il noto inviato si è fatto refertare i traumi, non solo dello schiaffo ma anche della colluttazione con un’inferriata, ottenendo sette giorni di prognosi.

“ La reazione – continua – è avvenuta ad una reiterata attività di provocazione ed invadenza che caratterizzano il modo di intervistare di quel giornalista e cha ha ostacolato il regolare svolgimento del lavoro degli operatori delle Forze dell’Ordine impegnate in quel contesto “.

La Procura ha preso atto della dinamica e prenderà provvedimenti a riguardo della condotta del vice questore. “ Sono un uomo al’antica – commenta Iannuzzi – da piccolo, per pagarmi gli studi, ho raccolto le nocciole dal campo di mio padre che era un contadino. Non avendo alcun appoggio politico ho fatto diversi sacrifici. Ho cominciato ad esercitare a Varese, poi a Bari e Napoli ed infine ad Avellino. Se sarò trasferito, accetterò la decisione e pagherò con delle sanzioni disciplinari, faccio parte di un corpo che sanziona pesantemente comportamenti errati come i miei. Ma la mia famiglia resterà qui, è loro che voglio tutelare “.

Il vice – Questore aggiunto spende parole anche sul colloquio avvenuto in Centrale con Abete e sulla pesantezza della terminologia utilizzata a suo riguardo. “ Devo ammettere – dice – che l’inviato di Striscia in Questura ha avuto un atteggiamento corretto e sereno e voglio formulare i miei sentimenti di vicinanza a tutti coloro che vivono in difficoltà psico-fisiche e che ingiustamente sono stati colpiti dalle mie parole “.

Il tempo delle parole è finito, adesso è giunto il momento della responsabilità, in quanto Iannuzzi rischia il trasferimento e un pregiudizio alla carriera con una severa sanzione disciplinare. “ Da poliziotto e uomo chiedo scusa – conclude – sono realmente dispiaciuto e mi assumo tutte le responsabilità di quanto accaduto. Da servitore della collettività mi rimetto al giudizio degli organi che dovranno valutare la condotta che in quell’occasione ho assunto. Ho spalle larghe e saprò rifarmi con impegno ed onore “.

di Michael Mambri

Source: www.irpinia24.it