Vicenda Luca Abete – Striscia la Notizia ritorna ad Avellino con Jimmy Ghione

L'inviato del programma televisivo giunge nel capoluogo per ascoltare il pensiero dei cittadini a riguardo della brutta esperienza vissuta dal collega

strisciaAvellino –   A distanza di pochi giorni dalla vicenda di Luca Abete, il quale nel tentativo di intervistare il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in visita ad Avellino, è stato offeso e malmenato da un funzionario di Polizia, Striscia la Notizia ritorna nel capoluogo, questa volta rappresentato da Jimmy Ghione, il quale da voce alle parole dei cittadini sulla evidente pagina drammatica di Avellino.  Diverse interviste a passanti e giornalisti locali racchiudono una spiegazione univoca della vicenda Abete, la quale è raccontata in questo modo dall’inviato: “ Tutta l’Italia ha visto quello che è successo al nostro collega, Luca Abete, e fa male vedere determinate immagini. Siamo venuti ad Avellino, città bellissima, per ascoltare il pensiero dei cittadini in merito a ciò che è successo, e dalla dichiarazioni rilasciate, anche da giornalisti locali si evince che il pensiero è unanime. Dopotutto le immagini mandate in onda sono veritiere … non abbiamo cambiato nulla “. “ Stiamo parlando di un evento accaduto in una scuola ubicata al centro di Avellino – continua – e ci sono state diverse riprese anche dagli emittenti d’informazione locali, perciò non possono esserci altre versioni “.

Duro mestiere quello del giornalista e soprattutto quello di un inviato di Striscia la Notizia, il quale ha a che fare con argomenti molto delicati, che spesso mettono a rischio l’incolumità di chi, come loro, va a scavare per portare alla luce la verità. “ Se osservate il mio microfono – spiega – potrete notare i segni di mille battaglie. Spesso siamo stati malmenati, hanno scaraventato a terra le nostre attrezzature, ma non ci è mai capitato di ricevere questo trattamento dalle forze dell’ordine. Forse qualche volta solo al mio collega Valerio Staffelli “.

Il clima corrotto e di costante omertà non aiuta il mestiere, cancro che sembra aver gettato le sue metastasi un po’ ovunque. “ Il principio di Striscia – commenta Jimmy Ghione – è quello di capire, non di inquisire. Noi fotografiamo e poi l’utente si fa un’idea dell’accaduto … domandare è lecito, rispondere è cortesia! “ “ Noi vogliamo andare a scavare dove c’è lo sporco – continua l’inviato di Striscia – non in questo caso, sia chiaro, perché parliamo di forze dell’ordine, mi rivolgo in generale. Sulla questione omertà, purtroppo, devo dire che ce n’è molta da parte della politica, non tanto dalle Istituzioni perché spesso non possono parlare … diciamo così! “

“ Quando vai a scavare – dice – e quando lo facciamo noi qualcosa c’è sempre, troviamo qualcosa che funziona ma non per la collettività e per l’Italia “.

E’ una battaglia ardua la ricerca della verità per far trionfare la giustizia, ma pur se il mondo, oggi, non è un posto estremamente giusto e volto alla meritocrazia, la vera sconfitta sarebbe alzare bandiera bianca. “ Dobbiamo combattere – commenta Jimmy Ghione – noi inviati, voi giornalisti che esercitate sul territorio, e state facendo un lavoro straordinario, armati di microfono, la nostra unica arma, per garantire all’utente la verità. Dobbiamo metterci la faccia perché è nostro dovere! “

 Il caso Abete, pur se per le forze dell’ordine sembrerebbe concluso, in quanto non hanno rilasciato dichiarazioni e tutto tace in quel di Via Palatucci, è tutt’altro che un fascicolo chiuso.

“ C’è un’indagine in corso – conclude l’inviato di Striscia – tanti ci hanno scritto e molta è la solidarietà ricevuta da Luca, che al momento ha avuto sette giorni di riposo.

La cosa che fa davvero male è il trattamento di una persona per bene, amato da tutti i suoi concittadini – mi rifaccio appunto alle varie dichiarazioni ove si evinto solo buonismo nei riguardi del mio collega – che è stato trattato come un delinquente, mentre i reali criminali non hanno mai subito cose simili. La parola Mongoloide, con la quale è stato apostrofato fa più male di un pugno sul volto, perché si offende un’intera categoria di persone più sfortunate di noi … e questo non si fa “ .

di Michael Mambri

Source: www.irpinia24.it