Avellino – Consiglio comunale: lo sfogo di Giordano sulle questioni in sospeso

Il consigliere di Sel attacca l'amministrazione sui tanti punti interrogativi della città esortando il sindaco ad alzare bandiera bianca: " Si riconosca l'incapacità di andare avanti"

testo1Avellino – Con 29 presenti, la seduta di Consiglio comunale è valida, ma prima che il presidente Livio Petitto possa introdurre l’unico e soloa rgomento di giornata, ossia la “Salvaguardia degli Equilibri per l’Esercizio 2016/2018″, il consigliere comunale Giancarlo Giordano interviene tempestivamente per avere chiarimenti relativi alle varie tematiche irrisolte del Comune di Avellino: “Si riunisce il Consiglio per votare nuovamente un provvedimento su cui, in questa aula, ci siamo espressi, ossia il famoso quindici pari – commenta il deputato di Sel – non capisco, questa sera,noi cosa dobbiamo votare, considerano che le problematiche realative al Teatro e all’ACS non sono state ancora risolte. Ieri, nella riunione dei capigruppo, si è assistito a uno spettacolo indecoroso e l’interrogativo, da parte mia, è come mai in così poco tempo, alcuni consiglieri vogliano cambaire pensiero rispetto a quello che hanno sostenuto nella seduta precedente. In quessta Aula si continua a votare senza avere una chiara idea di qual è il problema“. 

Sull’intervento del consigliere di minoranza, il sindaco dribbla l’argomento asserendo che i diretti interessati e competenti in materia dovranno fornire delucidazioni a riguardo, così il segretario prende la palla a balzo chiarendo i quesiti posti da Giordano: “Sui discorsi legati al Teatro – spiega - il pareggio il pareggio di Bilancio c’è stato. Mentre per quanto riguarda l’ACS, abbiamo avuto un incontro con un funzionario, ma questo, non può approvare il Bilancio del 2015 perchè non ha le carte, le quali sono state sequestrate. Ci vorrà ancora del tempo per arrivare al capolinea di questa situazione. Per novembre forse, avremo maggiori precisazioni a riguardo. Al momento, l’ACS sta pruomovendo un nuovo piano industriale per non fallire l’attività. Iniziativa , che dovrà essere comunque approvata in Consiglio“. testo 2

Il silenzo della maggioranza smuove l’istintività di Giordano, il quale prende nuovamente la parola , mettendo al centro della sua analisi Foti e la sua Giunta: “Il primo cittadino è presente in Aula con un Bilancio non approvato, sollecitato dal Prefetto e con i banchi vuoti dinnanzi a esso. Se si aprono le bancarelle , bisogna avere merce da vendere. Ma i mercatini non li apro io. La fine del giochino giungerà quando verranno nominati i nuovi consiglieri e assessori, i quali saranno eletti non per menti ma per altre virtù”. Il consigliere continua: “Nell vita di uomo – dice – arriva il momento di chiedere scusa e se non lo fa il sindaco lo farò io. Infatti, pubblicamente, chiedo scusa ai miei concittadini per come si è ridotta la politica avellinese”. 

Tornando ai fatti – incalza Giordano - il segretario ha affermato che il pareggio di Bilancio per il Teatro ha sanato i debiti, non che riaprirà. E inoltre,non dimentichiamo l’ACS, la Dogana, Piazza Livertà, il Tunnel e potrei continuare all’infinito. Mi chiedo cosa facciano i consiglieri oltre a girare per i corridoi del Comune, e cosa più agghiacciante, il perchè Foti non si sia ancora dimesso certificando pubblicamente il fallimento dell’amministrazione. E l’ostentazione a continuare che non è più plausibile accettare, si riconosca l’incapacità di andare avanti“.

Source: www.irpinia24.it