Il grido della Valle del Sabato: “Mo’ Basta”

I cittadini hanno accolto l'appello di Franco Mazza, presidente del Comitato "Salviamo la Nostra Valle del Sabato, Salviamo la Nostra Vita". Miglia di striscioni colorati sono già pronti per chiedere a gran voce la tutela dell'ambiente e della salute

14519780_10154237019893876_6029067080372781062_nL’accorato appello di Franco Mazza, presidente del Comitato “Salviamo la Nostra Valle del Sabato, Salviamo la Nostra Vita” è stato pienamente accolto. Un “Mo’ Basta” scritto su striscioni, cartoni o qualunque altro materiale da esporre sui balconi nella giornata di domani. Una battaglia comune per sconfiggere una quotidianità scandita da inquinamento, fumi, sversamenti e discariche illegali, che hanno causato, negli ultimi anni, un aumento sconsiderato di malati di tumore.

L’idea è nata dopo che alcuni striscioni dell’Associazioni sono stati inspiegabilmente rimossi. “Bisogna finalmente voltare pagina, se siete convinti di tutto ciò facciamo insieme un gesto simbolico ma molto significativo”, afferma Mazza.

Aggiungendo: “Quelli nessuno può venire a toglierli”.14519841_10209732509022643_309090224357349695_n

Sono tantissimi i cittadini che con estrema fantasia hanno preparato e già esposto i “Mo’ Basta”.Sulla pagina Facebook del Comitato sono arrivate anche le foto. Un cartellone è stato appena su una culla, un simpatico gesto carico di significato. Uno dei principali obiettivi è infatti quello salvaguardare anche la salute dei nostri figli. Un Mo’ Basta arriva anche dalla Curva Sud di Avellino, mentre la Pro Loco di Atripalda lo ha inserito, in bella vista, nella bacheca della città. E ancora un Mo’ basta dai mille colori messo nelle mani di una bambolina di palloncini.

14433000_786678641435805_5813476100288721472_nIntanto, il Prefetto Carlo Sessa continua a sostenere di non voler ricevere i rappresentati del Comitato: “Non vuole fare tavoli se non con i sindaci, spiega Mazza. Ne prendiamo atto. Però non credo che sia un atteggiamento istituzionalmente corretto nei confronti dei cittadini che pongono questioni serie e lo fanno in modo rispettoso. Sapremo reagire anche a questo atteggiamento con la dovuta energia”.

E sembra che l’energia ce l’hanno messa tutta in questa ennesima azione dimostrativa. Le istituzioni non potranno continuare a fare “orecchie da mercante” e dovranno trovare un giusto compromesso tra interessi e tutela dell’ambiente e salute della popolazione. 

Source: www.irpinia24.it