Processo strage bus, la difesa di Autostrade per l’Italia

Il legale nel processo iniziato stamane ribadisce che il pulman non poteva e doveva circolare. Negli atti mancano la perizia effettuata sul mezzo e lo stato del tratto autostradale

Bus in scarpata: su luogo incidente la vicinanza della genteAvellino – E’ iniziato questa mattina il maxi processo per la strage del bus avvenuta nel 2013 sull’autostrada A16 di Monteforte Irpino, all’altezza di Acqualonga. In quell’incidente sono morte 40 persone. 

Nel corso della discussione durata due ore il pm ha chiesto di allegare agli atti la perizia del mezzo effettuata nell’agosto del 2013 e sullo stato del tratto autostradale. La risposta si saprà tra un mese, insieme alla costituzioni delle parti civili, alcune di queste potrebbe decadere. 

In Aula si sono presentati i legali delgi imputati, tra cui anche l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. All’esterno i familiari delle vittime si sono riuniti in un’associazione. Insieme sono pronti a combattere affinchè non si ripeti una simil tragedia e chiedere a gran voce la manutenzione continua e costante su tutta la rete autostradale.

Intanto, il legale di Autostrade per l’Italia ribatte che l’autobus non poteva e non doveva circolare. Aggiungendo che le barriere poste su quel tratto erano idonee e moderne. 

Source: www.irpinia24.it