Avellino – Gli equilibri di Bilancio non passano: cala il sipario su Foti?

La decisione spetterà al Prefetto che potrebbe riconvocare il Consiglio tra venti giorni e riproporre la votazione. In caso il risultato non cambierà si procederà al commissariamento della città fino alla prossima primavera

arton31182-61d0cAvellino  - Il sindaco Foti è ormai sull’orlo del baratro. Nella seduta straordinaria del Consiglio comunale tenutosi questa sera gli Equilibri di Bilancio non sono passati, a conferma di una crisi amministrativa che va avanti ormai da tempo. Quindici voti favorevoli e quindici contrari: un voto che  ha stravolto le carte in tavolo.

A favore: Foti, Petitto, Russo, Nargi, Giacobbe, Cucciniello, Tornatore, Grella, Percopo, Amodeo, Ambrosone, Montanile, D’Argenio, Galluccio, Matetich.

Contrari: Poppa, Festa, Miro, Di Iorio, Negrone, Genovese, Bilotta, Pericolo, Preziosi, Cicalese, Battista, Giordano, Arace, Spiezia, Palumbo.

L”accordo Foti – Preziosi sembrava essere a un passo dal concretizzarsi. Dino Preziosi ,infatti, aveva scelto di scendere di sostenere l’attuale amministrazione e farla proseguire fino alle prossime elezioni con due clausole: una nuova Giunta e l’approvazione del Bilancio. Però, per una questione di coerenza sia lui che Palumbo avevano annunciato anticipatamente il loro voto contrario. 

Un patto che, però, non è andato giù a diversi gruppi politici e a una parte del Partito Democratico. Proprio nella sede di via Tagliamento prima della seduta consiliare si è tenuto un vertice a cui hanno partecipato l’onorevole Valentina Paris e l’ex senatore Enzo De Luca, presenti anche in aula. Dopo ore di discussione il Pd ha deciso di esprimersi unitamente a favore degli Equilibri di Bilancio. E sono riusciti a recuperare anche Ambrosone e Montanile, ricomponendo la frattura dello scorso luglio. Ma qualcosa non è andato come previsto. E, senza dubbio, i dissidenti dovranno dar conto nei prossimi giorni al partito. 

Come ha spiegato in conclusione Livio Petitto, passerà tutto nelle mani della Prefettura che avrà venti giorni di tempo per riconvocare il Consiglio e  rimettere a voto la questione. Se il risultato non cambierà, subentrerà il commissariamento fino alla prossima primavera.

Secondo indiscrezioni, però, questa voltaFoti è pronto a rinunciare. Tra l’altro non è certo che la Prefettura accetti “l’ultimo tentativo” di tenere in piedi un’amministrazione “impastata” e “rimpastata” innumerevoli volte. Come indica la legge, il sindaco dovrebbe dimostrare al Prefetto che almeno un consigliere assente giustificato nell’ultima seduta, voterebbe a favore. Purtroppo a mancare erano Gerardo Melillo, Salvatore Cucciniello eFrancesca Medugno, firmatari di un documento di sfiducia nei confronti del sindaco. All’orizzonte l’ennessimo commissariamento per la città di Avellino? 

Source: www.irpinia24.it