Sanità – De Luca da Avellino annuncia la “rivoluzione”

"Se Percopo e Morgante faranno male, andranno a casa. E' l'ultima occasione che abbiamo". E non risparmia frecciatine agli amministratori cittadini:"Siete un pò squinternati. Litigate e non vi accorgete che siete un'eccezione positiva"

IMG_20160914_155948Avellino – L’atteso incontro sul tema della Sanità con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca è stato introdotto dai saluti e dagli auguri del sindaco Foti e del presidente della Provincia Gambacorta al Direttore dell’Asl di Avellino, Maria Morgante e al Direttore del Moscati, Angelo Percopo, appena freschi di nomina.

Entrambi hanno poi sottolineato le criticità dei presidi ospedalieri irpini e la necessità di rivedere il Piano regionale, senza trascurare le strutture private. Il consigliere Enrico Coscioni ha subito ribattuto che saranno assegnati al Moscati 90 posti letto in più e riaprirà il Pronto Soccorso di Sant’Angelo dei Lombardi, trasformato in struttura riabilitativa.

Percopo ricorda il suo primo incontro con De Luca in cui rimase colpito dalle sue parole forti e dirette: “Mi disse che verificherà il nostro operato ogni 6 mesi e se non siamo bravi torniamo a casa. Queste dichiarazioni mi hanno spinto ad accettare un incarico non semplice. Esiste una criticità nella gestione della emergenze nel Pronto Soccorso. L’Azienda è chiamata a rispondere a esigenze che arrivano anche da fuori provincia. Abbiamo una sofferenza di organico in alcuni settori strategici come personale infermieristico, Oss e primari. A tutto ciò si aggiunge la difficoltà delle liste di attesa. Abbiamo immaginato di potenziare alcuni livelli organici, stabilire con L’Asl quali solo le prestazioni di I livello da poter effettuare sul territorio e quali quelle di II di competenza del Moscati, in modo da ridurre le liste”.

Morgante, visibilmente emozionata, ha spiegato quale sarà il piano di azione che metterà in atto: “Avellino ha sofferto a causa di un risparmio forzato che ha pregiudicato la qualità dei servizi sanitari. E’ nostra intenzione potenziare percorsi di prevenzione. Inoltre amplieremo la campagna a favore della vaccinazioni. Ho in programma anche un incontro con il Prefetto per sorvegliare le condizioni igienico – sanitarie dei 1990 immigrati ospitati nelle 62 strutture irpine”.

Il nuovo Direttore dell’Asl conclude evidenziando la necessità di rafforzare le strutture ospedaliere in provincia in modo da far confluire al Moscati solo gli utenti bisognosi di cure mediche specialistiche.

De Luca apre il suo intervento annunciando la “rivoluzione”: “La politica sarà fuori dalla Sanità. Proveremo a uscire dal commissariamento nel 2017. Ci siamo entrati nel 2009 quando chi ha gestito in maniera indegna ha causato un buco di 6 miliardi e mezzo di debiti. Per riappropriarci della Sanità dobbiamo raggiungere almeno metà classifica Lea entro dicembre. Per questo dobbiamo correre, andare avanti a carrarmato. In alcune Asl campane non sono stati approvati i Conti Consuntivi dal 2013 a oggi. Per anni non siamo stati capaci di riorganizzare nemmeno i flussi informativi tra Asl e Asl e per aprire uno studio medico ci volevano 7 – 8 anni. Ci stiamo muovendo in una condizione che parte da sotto zero”. Il Governatore spiega la novità che riguarda le nomine dei direttori sanitari: “Resteranno in carica per tre anni e saranno sottoposti a continue verifiche. Sono la mia immagine, il loro lavoro deve essere sintonizzato con le mie scelte, altrimenti a casa”.

Non risparmia frecciatine agli amministratori cittadini definendo gli avellinesi un po’ squinternati: “Mi è capitato di vedere qualche Consiglio comunale. Basta con questa litigiosità che non vi capire che siete un’eccezione positiva. Il livello di correttezza qui è garantito, si respira un clima familiare”.

Per poi tornare sul fulcro della questione e soffermarsi su tetti di spesa: “Basta chiedere 10 – 15 milioni di euro in più per noi avere problemi con le strutture private e accreditate. Inoltre, bisogna aumentare il numero del Centri di Diabete, uno ogni 100 mila abitanti. Abbiamo in Campania 200 persone mutilate a causa del piede diabetico. Qua avete, tra l’altro un Centro di Autismo di eccellenza e va recuperato. Dobbiamo riorganizzare il 118, non esistono reti di emergenza – urgenza. Senza dimenticare screening oncologici, vaccinazioni Le operazioni al femore devono essere garantire in 48 ore e primari devono andare almeno una volta alla settimana nei poliambulatori per innalzare il prestigio della struttura”.

Duro sul tema dei parti cesarei: “Hanno toccato la soglia del 90%. Se un dottore fa due cesarei a una donna la rovina. E non è un medico, ma un delinquente. Non si trasformano le cliniche in macellerie”.

Chiude rivolgendosi ai dirigenti e agli operatori sanitari: “Ho la testa dura ma se non c’è il vostro aiuto non andiamo da nessuna parte. Conoscete il dolore, la gioia quando nasce o si salva una vita. Dovete ritrovare la passione persa. Però se il clima è questo, una sfida per far rinascere una grande Sanità, vedrete che trovate anche le motivazioni ideali per fare il vostro lavoro. Dateci una mano, ora o mai più. E’ l’ultima occasione che abbiamo per rivoluzionare Sanità per l’interesse della povera gente e per voi che passate la vita in una corsia d’ospedale”. 

L’atteso incontro sul tema della Sanità con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca è stato introdotto dai saluti e dagli auguri del sindaco Foti e del presidente della Provincia Gambacorta al Direttore dell’Asl di Avellino, Maria Morgante e al Direttore del Moscati, Angelo Percopo, appena freschi di nomina.

Entrambi hanno poi sottolineato le criticità dei presidi ospedalieri irpini e la necessità di rivedere il Piano regionale, senza trascurare le strutture private. Il consigliere Enrico Coscioni ha subito ribattuto che saranno assegnati al Moscati 90 posti letto in più e riaprirà il Pronto Soccorso di Sant’Angelo dei Lombardi, trasformato in struttura riabilitativa.

Percopo ricorda il suo primo incontro con De Luca in cui rimase colpito dalle sue parole forti e dirette: “Mi disse che verificherà il nostro operato ogni 6 mesi e se non siamo bravi torniamo a casa. Queste dichiarazioni mi hanno spinto ad accettare un incarico non semplice. Esiste una criticità nella gestione della emergenze nel Pronto Soccorso. L’Azienda è chiamata a rispondere a esigenze che arrivano anche da fuori provincia. Abbiamo una sofferenza di organico in alcuni settori strategici come personale infermieristico, Oss e primari. A tutto ciò si aggiunge la difficoltà delle liste di attesa. Abbiamo immaginato di potenziare alcuni livelli organici, stabilire con L’Asl quali solo le prestazioni di I livello da poter effettuare sul territorio e quali quelle di II di competenza del Moscati, in modo da ridurre le liste”.

Morgante, visibilmente emozionata, ha spiegato quale sarà il piano di azione che metterà in atto: “Avellino ha sofferto a causa di un risparmio forzato che ha pregiudicato la qualità dei servizi sanitari. E’ nostra intenzione potenziare percorsi di prevenzione. Inoltre amplieremo la campagna a favore della vaccinazioni. Ho in programma anche un incontro con il Prefetto per sorvegliare le condizioni igienico – sanitarie dei 1990 immigrati ospitati nelle 62 strutture irpine”.

Il nuovo Direttore dell’Asl conclude evidenziando la necessità di rafforzare le strutture ospedaliere in provincia in modo da far confluire al Moscati solo gli utenti bisognosi di cure mediche specialistiche.

De Luca apre il suo intervento annunciando la “rivoluzione”: “La politica sarà fuori dalla Sanità. Proveremo a uscire dal commissariamento nel 2017. Ci siamo entrati nel 2009 quando chi ha gestito in maniera indegna ha causato un buco di 6 miliardi e mezzo di debiti. Per riappropriarci della Sanità dobbiamo raggiungere almeno metà classifica Lea entro dicembre. Per questo dobbiamo correre, andare avanti a carrarmato. In alcune Asl campane non sono stati approvati i Conti Consuntivi dal 2013 a oggi. Per anni non siamo stati capaci di riorganizzare nemmeno i flussi informativi tra Asl e Asl e per aprire uno studio medico ci volevano 7 – 8 anni. Ci stiamo muovendo in una condizione che parte da sotto zero”. Il Governatore spiega la novità che riguarda le nomine dei direttori sanitari: “Resteranno in carica per tre anni e saranno sottoposti a continue verifiche. Sono la mia immagine, il loro lavoro deve essere sintonizzato con le mie scelte, altrimenti a casa”.

Non risparmia frecciatine agli amministratori cittadini definendo gli avellinesi un po’ squinternati: “Mi è capitato di vedere qualche Consiglio comunale. Basta con questa litigiosità che non vi capire che siete un’eccezione positiva. Il livello di correttezza qui è garantito, si respira un clima familiare”.

Per poi tornare sul fulcro della questione e soffermarsi su tetti di spesa: “Basta chiedere 10 – 15 milioni di euro in più per noi avere problemi con le strutture private e accreditate. Inoltre, bisogna aumentare il numero del Centri di Diabete, uno ogni 100 mila abitanti. Abbiamo in Campania 200 persone mutilate a causa del piede diabetico. Qua avete, tra l’altro un Centro di Autismo di eccellenza e va recuperato. Dobbiamo riorganizzare il 118, non esistono reti di emergenza – urgenza. Senza dimenticare screening oncologici, vaccinazioni Le operazioni al femore devono essere garantire in 48 ore e primari devono andare almeno una volta alla settimana nei poliambulatori per innalzare il prestigio della struttura”.

Duro sul tema dei parti cesarei: “Hanno toccato la soglia del 90%. Se un dottore fa due cesarei a una donna la rovina. E non è un medico, ma un delinquente. Non si trasformano le cliniche in macellerie”.

Chiude rivolgendosi ai dirigenti e agli operatori sanitari: “Ho la testa dura ma se non c’è il vostro aiuto non andiamo da nessuna parte. Conoscete il dolore, la gioia quando nasce o si salva una vita. Dovete ritrovare la passione persa. Però se il clima è questo, una sfida per far rinascere una grande Sanità, vedrete che trovate anche le motivazioni ideali per fare il vostro lavoro. Dateci una mano, ora o mai più. E’ l’ultima occasione che abbiamo per rivoluzionare Sanità per l’interesse della povera gente e per voi che passate la vita in una corsia d’ospedale”. 

Source: www.irpinia24.it