FISMAC – Zaolino: “Non ci lasceremo abbattere dall’oltrazismo di Bologna,ma riapriremo lo stabilimento”

Domani alle 10.00, presso la sede Provinciale di Piazza Libertà, si terrà la riunione degli attivisti per discutere sulla vertenza di Industria Italiana Autobus

ZAOLINO (2) (1)Avellino – Il segretario generale Giuseppe Zaolino rilascia qualche dichiarazione, prima dell’importante appuntamento di domani, 14 Settembre, in cui si terrà la riunione degli attivisti per discutere sulla vertenza di Industria Italiana Autobus: “La Fiom di Bologna immagina di avere un ruolo principale, da protagonista, in una vicenda che è arrivata ad un punto di svolta. Ciò che tutti si dimenticano – continua il segretario – è che Valle Ufita è il pezzo più grosso dell’intera industria di autotrasporti italiana, ed ha quindi un notevole peso e una notevole importanza nello scenario nazionale”.

Il tentativo da parte di Bologna  è chiaro, e altrettanto clamoroso. Provengono dalla cultura delle partecipazioni statali e il loro accordo locale – chiarisce Zaolino – dà il via ad una riorganizzazione produttiva e professionale, che prevede la cassa integrazione per i lavoratori. Fin qui nulla di anomalo, ma il differenziale sta nel tentativo di superare la legge sulla cassa integrazione, permettendo al lavoratore di ricevere  un rimborso  che copre il 100% dell’ammontare del proprio salario. Ovviamente tutto ciò si scontra prepotentemente con la situazione che colpisce, invece, i lavoratori campani, che invece percepiscono un rimborso di circa il 64% del loro stipendio”.

Il segretario conclude la nostra chiacchierata puntando dritto all’obiettivo di domani: “Dopo cinque anni di lotta, siamo ad un passo dal traguardo, che per noi è sempre stato la riapertura dello stabilimento meridionale, ma proprio mentre stiamo alle fasi finali dell’accordo Bologna riaccende la miccia sulla vertenza mettendone in pericolo l’esito. Non lo permetteremo. Non permetteremo che paletti politici, una decantata strategia di lotta, o che ancora, Bologna decida per noi e per i nostri 300 lavoratori”. 

Source: www.irpinia24.it